(Public Policy) – Roma, 24 ott – Eliminare l’aumento
dell’Iva, revocare la retroattività delle detrazioni
fiscali, sostenere famiglie e imprese: “Perchè vogliamo –
spiega Angelino Alfano in via dell’Umiltà, Renato Brunetta
alla sua sinistra – che gli italiani abbiano chiara la
rotta: tagliare la spesa pubblica e abbattere il debito,
solo così si finanzia la crescita”.
La legge di Stabilità che inizia oggi il suo iter in
commissione Bilancio alla Camera (relatore proprio Brunetta
insieme al collega del Pd Pier Paolo Baretta) vede il Pdl
“fortemente critico”. Alfano vede il rischio di una manovra
recessiva, Brunetta (come aveva fatto anche qualche giorno
fa in conferenza stampa alla Camera) parla di un testo
troppo legato a “tasse a tagli” e non alla “dimensione
sviluppo”.
LE PROPOSTE DEL POPOLO DELLA LIBERTÀ
Due fondi: uno a sostegno delle famiglie, uno a sostegno
delle imprese. Lo scopo, spiega il segretario del Pdl, è
quello di “sostenere le famiglie e giungere a una riduzione
della pressione fiscale, e per quanto riguarda le imprese
scongelare la proposta Giavazzi, una proposta che riteniamo
praticabile per togliere incentivi alle imprese e
trasformarli in diminuzione delle tasse”.
Un’altra richiesta del Pdl è che vengano attuate “le
compensazioni debiti-crediti e venga sbloccata l’Iva per
cassa” (la possibilità di pagare l’Iva solo sulle fatture
saldate).
BRUNETTA: DISASTROSO L’AUMENTO DELL’IVA
Così l’ex ministro della Pa ha definito l’ipotesi di
aumento dell’Iva contenuta nella manovra: “Disastrosa,
farebbe schizzare l’inflazione al 4%. E inoltre: ha senso
questa riduzione dell’Irpef?”.
Brunetta ha poi spiegato come verrebbero alimentati i due
fondi su cui punta il Pdl: “Quello sulle famiglie dalla
lotta all’evasione, visto che il Governo ha già pensato a un
fondo finalizzato alla riduzione della pressione che dovrà
essere attivo dal 2014: noi chiediamo di anticipare il tutto
al 2013; inoltre bisogna puntare sulle dismissioni e su una
decisa (ma ragionata) diminuzione degli oneri del servizio
del debito”. Obiettivo finale: “L’eliminazione dell’Imu”.
Per il fondo per le imprese si punta invece, oltre al già
citato piano Giavazzi, alla “cancellazione dei cattivi
incentivi”, per giungere gradualmente a un “abbattimento
dell’Irap”.
SUL RAPPORTO CON IL PD
“Diciamo che sulla legge di Stabilità partiamo dallo stesso
punto, ovvero che i saldi devono rimanere invariati. Solo
che – aggiunge Brunetta – loro hanno qualche mal di pancia
in più, vedi Stefano Fassina, riguardo al pareggio di
bilancio nel 2013. Per il resto la discussione è in corso”.
(Public Policy)
GAV