LUCCHINI, MISE: UN DECRETO E UN ACCORDO DI PROGRAMMA PER SALVARE STABILIMENTI

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LUCCHINI, MISE: UN DECRETO E UN ACCORDO DI PROGRAMMA PER SALVARE STABILIMENTI

(Public Policy) – Roma, 18 set – Un decreto (quello dedicato
alle emergenze, licenziato lo scorso giugno dal Parlamento)
per riconoscere gli stabilimenti siderurgici di Piombino e
di Trieste
– del gruppo Lucchini – come aree di crisi
complessa e un tavolo di lavoro per definire l’Accordo di
programma, cioè “lo strumento che preciserà gli obiettivi da
raggiungere”: piani di bonifica delle aree, di
valorizzazione della attività portuale e retroportuale,
progetti di nuove attività produttive.

Risponde così il sottosegretario allo Sviluppo economico
Claudio De Vincenti
a un’interrogazione presentata in
commissione Attività produttive dal deputato del Movimento 5
stelle Aris Prodani, in merito al caso del gruppo
siderurgico Lucchini ormai da anni in stato di crisi
occupazionale.

Il gruppo possiede quattro stabilimenti: Piombino, che
conta circa 2200 lavoratori; Ferriera di Servola (Trieste);
il laminatoio di Lecco; e Condove (in Piemonte), con
un’ottantina di dipendenti. In tutto, il gruppo Lucchini
occupa circa 3mila lavoratori che diventano molti di più
calcolando la vastità dell’indotto, soprattutto a Pombino.

Il tavolo di lavoro – spiega – “vede impegnato il Mise, il
ministero dell’Ambiente e quello delle Infrastrutture,
insieme alla Regione Friuli, al Comune e alla Provincia di
Trieste con l’Autorità portuale” con l’obiettivo “di
ridisegnare il futuro di un’area fondamentale (quella dello
stabilimento Ferriera di Servola, oggetto
dell’interrogazione; Ndr) per la città di Trieste.

“Ovviamente – aggiunge il sottosegretario – nell’Accordo di
programma dovranno essere precisate le risorse impegnate per
il raggiungimento degli obiettivi definiti, oltre alle
responsabilità assegnate a ciascuno dei soggetti che
sottoscriveranno il documento”. Recentemente, il gruppo
siderurgico Arvedi ha ufficializzato il suo interesse nei
confronti della Lucchini.

Adesso il tavolo che è in corso al ministero dello Sviluppo
economico, dove si stanno discutendo le modalità di cessione
dell’azienda, potrebbe quindi subire un’accelerazione. Il
gruppo cremonese è stato il primo a dare la conferma di aver
presentato “manifestazione di interesse”
e di aver
sottoposto al commissario della Società Lucchini, Piero
Nardi, la proposta di affitto e, qualora sussistano le
condizioni, il successivo acquisto del ramo di azienda
Lucchini di Trieste e Servola Spa.

“Per il Governo – conclude il sottosegretario – si tratta
di un fatto positivo perché la proposta è formulata da un
protagonista della siderurgia italiana e consente di evitare
i gravi occupazionali che potrebbero determinare la
definitiva chiusura della Ferriera”. (Public Policy)

SOR