Manovra 2021: cosa prevede e quale sarà il suo iter

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ROMA (Public Policy) – Il Consiglio dei ministri lunedì sera ha approvato la manovra 2021. Lo scorso 18 ottobre era stata varata una bozza “salvo intese”, mentre ora il testo potrà iniziare il suo iter in Parlamento (sarà trasmessa tra oggi e domani) e l’esame nella commissione Bilancio di Montecitorio, con la conversione in legge che ci sarà entro il 31 dicembre. Le modifiche – visti i tempi stretti – dovrebbero essere possibili solo alla Camera (mercoledì 18 un ufficio di presidenza deciderà i tempi ma da lunedì 23 dovrebbero iniziare le audizioni), con una seconda lettura “di ratifica” al Senato.

Il ddl – che vale circa 38 miliardi – conferma il blocco dei licenziamenti (fino al 31 marzo) e la proroga della Cig, dell’Ape sociale, di Opzione donna e del bonus natalità per il 2021. Inoltre, da luglio, c’è l’assegno unico per i figli fino a 21 anni di età. Previsti sgravi contributivi per le assunzioni under 35 e per quelle al femminile, e c’è un fondo a sostegno delle imprese guidate da donne.  Nella manovra c’è anche una deroga, fino al 31 marzo 2021, al decreto Dignità, e quindi si potranno rinnovare o prorogare, per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta, i contratti a tempo determinato, senza indicare la causale. Rifinanziato il taglio del cuneo fiscale, che prevede l’aumento fino a 100 euro mensili in busta paga per i dipendenti con reddito annuo entro i 40 mila euro, e anche il fondo per l’assistenza dei bambini affetti da malattie oncologiche, ed è confermata la lotteria degli scontrini.

Per la sanità, c’è un Fondo da 400 milioni di euro per l’acquisto di vaccini e farmaci per la cura dei pazienti affetti da Covid-19, e sono inoltre stanziati 2 miliardi in più nel 2021 per l’edilizia sanitaria. Per la scuola ci sono otto milioni all’anno dal 2021 per potenziare l’innovazione didattica e digitale, anche attraverso gli “animatori digitali”, e altri 12 milioni per il sistema informativo integrato nelle scuole. Ci sono poi risorse aggiuntive per gli asili nido: 100 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023, 200 milioni nel 2024, 250 milioni per il 2025 e 300 milioni di euro annui a partire dal 2026. Per la coesione, viene prorogato al 31 dicembre 2022 il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, coperto ora per due anni, con oneri di circa 1 miliardo per ciascun anno.

Lunedì a Palazzo Chigi si è tenuto anche un incontro Governo-sindacati, sempre sulla manovra, e c’è stata un po’ di polemica con la Uil. “Il Governo ci chiama al confronto dopo l’approvazione della legge di Bilancio e dopo averla illustrata sui social. In coerenza con i metodi del Governo, anche noi diffonderemo subito le nostre posizioni e proporremo al Governo lo streaming dei nostri confronti”, aveva scritto il sindacato su Twitter. “Io non ho mai parlato di concertazione. Ho incontrato decine di volte i sindacati, ma non ho mai parlato di concertazione. La Uil in passato ha mai scritto una manovra con il Governo?“, ha replicato Giuseppe Conte. “Alcune misure della legge di Bilancio le abbiamo scritte insieme – ai sindacati – ad esempio il blocco dei licenziamenti. Concertazione – ha aggiunto – non vuol dire confondere i ruoli”. (Public Policy) PAM