BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Anche il Consiglio Ue vuole limitare l’approvvigionamento di prodotti per il peak shaving alle situazioni in cui è dichiarata una crisi dei prezzi dell’energia elettrica a livello regionale o dell’Unione. Lo prevede l’ultima bozza di compromesso sulla riforma del mercato elettrico, messa a punto dalla presidenza svedese del Consiglio Ue, di cui Policy Europe ha preso visione. Una modifica simile è contenuta anche nella proposta di relazione presentata dal relatore in commissione Industria ed energia (Itre) del Parlamento Ue, Nicolas Gonzalez Casares (S&D), in questi giorni in fase di negoziato con gli altri relatori.
Lo strumento del peak shaving è previsto nella proposta originaria della Commissione. La disposizione prevede, in sintesi, che gli operatori del sistema potranno chiedere nelle ore di punta una riduzione della domanda di energia elettrica (peak shaving), attraverso il taglio dei consumi o l’utilizzo dell’energia immagazzinata.
La bozza di compromesso del Consiglio introduce anche un’altra serie di modifiche. Ad esempio si prevede che il dimensionamento del prodotto di peak shaving non dovrà essere basato solo su un’analisi del bisogno per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, ma anche sul suo impatto sul mercato e suoi costi e benefici attesi. Inoltre i contratti di peak shaving potranno essere conclusi non più di una settimana (invece di due giorni) prima della loro attivazione.