ROMA (Public Policy) – Tempi più veloci per misure cautelari e processi; distanza maggiore tra vittima e suo persecutore; uso più facile del braccialetto; possibili ristori per le vittime di violenze domestiche. Questa alcune delle misure contenute nella bozza del disegno di legge di contrasto alla violenza sulle donne e alla violenza domestica.
AMMONIMENTO E TUTELA MINORI
La bozza prevede che nei casi in cui alle forze dell’ordine sia segnalato un caso di percosse, lesioni personali, violenza privata, minacce, atti persecutori (stalking), reverge porn, violazione di domicilio e danneggiamento, consumati o tentati, nell’ambito di violenza domestica (quindi fatti non episodici o, anche episodici ma fatti in presenza di minori), il questore, anche in assenza di querela, può procedere, assunte le informazioni necessarie da parte degli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti, all’ammonimento dell’autore del fatto.
Si stabilisce che il provvedimento di sorveglianza speciale possa essere revocato, su istanza dell’ammonito, solo dopo minimo tre anni e dopo la partecipazione a percorsi di recupero.
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VIC