I migranti che vengono dalla Nato

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ROMA (Public Policy) – Il flusso “maggiore” di migranti “proviene dalla Libia, ma non si può escludere che ci siano partenze minori da Paesi diversi o anche da Paesi appartenenti alla Nato, ad esempio dalla Turchia. In passato è già successo”.

Lo ha detto il capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra, Valter Girardelli, in audizione davanti al comitato parlamentare Schengen.

Per quanto riguarda i mezzi di cui ultimamente si servono gli scafisti, Girardelli ha spiegato che “i pescherecci sono sempre più rari perché richiedono una certa capacità costruttiva”, mentre vengono utilizzati “i gommoni di fabbricazione dall’est, di qualità non particolarmente elevata dove gli scafisti mettono dei fuoribordo di scarsa potenza (30-50 cavalli), con poca benzina (per 30-40 miglia), cercando di evitare di far salire personale della catena strutturale degli scafisti ma addestrando due, tre migranti per non essere arrestati”.

L’ammiraglio ha sottolineato che “alcuni noleggiano anche yacht e barche a vela, imbarcazioni anche di lusso”.

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FLA