Migranti e sezioni specializzate, (quasi) tutti chiedono modifiche

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ROMA (Public Policy) – Rivedere la localizzazione delle sezioni specializzate previste per la procedure sulla protezione internazionale e istituire queste ultime “presso i tribunali ordinari dei capoluoghi dei distretti di Corte d’appello”. È quanto prevede un emendamento al dl Migranti – ora all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato – a prima firma Giuseppe Lumia (Pd).

La proposta mira a correggere il decreto dopo i dubbi sollevati in sede di discussione generale e in alcune delle audizioni svolte a proposito di una possibile lesione del principio di prossimità del giudice per effetto dell’accentramento delle sedi stabilite.

L’emendamento precisa che “si provvede nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica né incrementi di dotazioni organiche”.

Nello stesso senso intervengono, peraltro, le proposte a prima firma Luigi Manconi (Pd), Manuela Serra (M5s), Maurizio Buccarella (M5s), Felice Casson (Mdp), Francesco Palermo (Aut-Psi-Maie), Vito Crimi (M5s) e alcune proposte a titolo individuale. Presentate, poi, alcune richieste di modifica che individuano in “ciascuna delle 26 corti d’appello” la sede delle sezioni specializzate. (Public Policy) MAD