Oblio oncologico, cosa prevede il testo in aula alla Camera

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ROMA (Public Policy) – Prevenire potenziali discriminazioni nei confronti delle persone che siano state affette da malattie oncologiche, garantendo loro – con la guarigione clinica – la piena uguaglianza nell’esercizio dei propri diritti. A partire dall’accesso ai servizi finanziari, bancari e assicurativi, nonché alle procedure concorsuali e di adozione di minori.

Questo l’obiettivo della pdl Oblio oncologico, approdata giovedì scorso in aula alla Camera per la discussione generale, e di cui sono relatrici Maria Elena Boschi (Iv) e Patrizia Marrocco (FI). Il testo base adottato nella seduta del 28 giugno scorso è stato in realtà elaborato dalle relatrici sulla base dell’abbinamento di diverse proposte di legge bipartisan sul tema.

Vediamo i principali contenuti del provvedimento e le principali novità dopo l’esame in commissione Affari sociali del testo.

DEFINIZIONE DI OBLIO ONCOLOGICO

La proposta introduce innanzitutto una definizione di ‘diritto all’oblio oncologico’ da intendere come “il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica”.

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VAL