ROMA (Public Policy) – Favorire azioni che agevolino la possibilità di raccolta di pile portatili attraverso il circuito della Gdo (Grande distribuzione organizzata) riducendo e semplificando gli adempimenti amministrativi“.
È una delle richieste contenute nel parere espresso dalla commissione Ambiente della Camera alla proposta di direttiva europea in tema di veicoli fuori uso, pile, accumulatori e Raee, i rifiuti derivanti da apparecchiatura elettriche ed elettroniche.
La direttiva fa parte del pacchetto Ue sull’economia circolare. In materia di automobili la commissione chiede, in generale, di “adottare un approccio integrato che si estenda all’intero ciclo di vita del veicolo, anziché alla mera fase finale della vita del prodotto”.
Più nel dettaglio, servono misure per “ridurre il numero dei veicoli fuori uso che vengono oggi esportati illegalmente in luoghi sconosciuti, facendo perdere all’industria del riciclo grandi quantità di materie prime“.
E ancora, tra le richieste della commissione: ridefinire la tracciabilità dei veicoli fuori uso e dei materiali derivanti dal loro trattamento che appare incompleta; intervenire in merito alla qualificazione della filiera dei veicoli fuori uso; sfruttare, attraverso impianti idonei dedicati, il potenziale di recupero energetico del residuo derivante dalla frantumazione dei veicoli (fluff) che include guarnizioni, tessuti, plastiche, residui di pneumatici, che ad oggi viene conferito in discarica.
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NAF