ROMA (Public Policy) – Al Senato è stato presentato un ddl a prima firma di Mattia Crucioli (Misto-Alternativa) con norme relative alla cessazione della produzione e dell’impiego delle sostanze poli e perfluoroalchiliche (Pfas), assegnato alla commissione Ambiente, già impegnata nell’esame di un ddl Pfas, su cui rimangono da svolgere le ultime audizioni.
Tali molecole, si legge nella relazione illustrativa del ddl Crucioli, “devono essere abbandonate e vietate e devono essere individuati sostituti, la cui attività biologica sia valutata ancor prima della loro immissione nella produzione industriale. Pertanto, preso atto degli indirizzi e delle ammonizioni della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (cosiddetta commissione parlamentare Ecoreati), dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) e dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il presente disegno di legge stabilisce che i limiti di scarico in aria, in acqua e nel sottosuolo dei Pfas siano portati allo zero tecnico, al pari di quelli relativi alle acque potabili”.
Il ddl, viene spiegato, verrà abbinato nell’esame alla prima seduta utile.
Intanto, emerge qualche novità in merito allo stallo sul testo relativo alla Rigenerazione urbana, rispetto al quale i lavori si erano arenati in seguito al parere negativo della Ragioneria dello Stato, che aveva chiesto di non dare ulteriore corso al provvedimento dopo che in 13a commissione si era ormai arrivati a un punto di caduta sugli emendamenti da votare che avevano il parere favorevole. In particolare, si andrebbe verso una soluzione del nodo della copertura per il Fondo nazionale per la rigenerazione urbana.