POLITICHE 2013, CAZZOLA (EX PDL): LAVORIAMO ALLA LISTA POPOLARE PER MONTI

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(Public Policy) – Roma, 3 gen – (di Sonia Ricci) La “Lista
popolare per Monti” è in costruzione, conferma il deputato
ex Pdl Giuliano Cazzola, dopo l’annuncio dato sul Messaggero
di oggi. “Il progetto è ancora allo studio ma è tutto da
definire. Il nome è già stato depositato. L’intenzione di
creare un nuovo soggetto politico c’è, se poi questo
soggetto riesca a presentare la lista alla Camera è tutto da
vedere”.

Usa un tono prudente il vicepresidente della commissione
Lavoro della Camera che ormai da alcune settimane ha deciso
di allontanarsi dal partito di Silvio Berlusconi per
appoggiare la candidatura di Mario Monti: “Stiamo ancora
valutando se farla (la lista, ndr), perché per noi è uno
sforzo organizzativo notevole. Decideremo tra domani e
lunedì”.

D. QUAL È IL VOSTRO PROGETTO?
R. L’iter potrebbe essere questo: lista unica al Senato e
lista per Monti alla Camera, dove far confluire i dissidenti
del Pdl e chi vorrà appoggiare insieme a noi la politica di
Monti. Poi dovremo raccogliere le firme, ma in entrambi i
casi appoggeremo sempre il premier.

D. QUANTI SONO I “DISSIDENTI” NEL PDL?
R. Alla Camera siamo circa quindici, ma non abbiamo mai
misurato il nostro consenso elettorale. Al Senato c’è
Giuseppe Pisanu. Poi ci sono anche alcuni colleghi del Pd,
ma le trattative sono ancora in corso. Si sono fatte avanti
anche forze politiche del Mezzogiorno.

D. QUAL È STATA LA REAZIONE DI BERLUSCONI DI FRONTE A
QUESTA VOSTRA INIZIATIVA?
R. Non la prende molto sul serio. Pensa che siamo soggetti
singoli, ma non è così, perché sono in molti ad appoggiare
Monti. Sia a palazzo Madama sia a Montecitorio la presenza
di noi ex berlusconiani per Monti può fungere da calamita
per molti astensionisti e per molti elettori che hanno
creduto nel Cavaliere, ma che ora hanno detto basta.

D. SE QUESTA LISTA NON VERRÀ PRESENTATA LEI CON CHI SI
CANDIDERÀ?
R. Mi candido se mi candidano, innanzitutto. In ogni caso
il mio impegno politico è con Monti a prescindere se sarò
candidato o meno. Anche se non credo che Monti l’abbia
capito visto che stamani ha detto che sono ancora nel Pdl.

D. SOTTOSCRIVERETE L’INTERA AGENDA MONTI?
R. Si ma ovviamente è un’agenda in costruzione, lo stesso
Monti lo ha detto. Le parole d’ordine sono cambiamento ed
Europa. Io ho un’idea precisa: i programmi sono come
bandiere piantate sulla testa della gente, da queste
bandiere discendono le scelte.

Quindi dire che noi stiamo con l’Europa, crediamo nella stabilità monetaria
come premessa per la crescita, e che il cambiamento si fa con le
riforme, vuol dire già fissare delle bandiere che ci
differenziano dagli altri. (Public Policy)

SOR