OGGI IL LEADER DEL M5S HA DIFFIDATO DALL’USO DEL SIMBOLO FAVIA E SALSI
(Public Policy) – Roma, 12 dic – (di Gaetano Veninata)
“Finalmente! Questa è vera democrazia!”. “È desolante,
troppo da mandare giù”. A quando l’uso del “manganello”?
Sono (finora) 1079 e crescono rapidamente i commenti al post
con cui il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha
diffidato stamane i ‘dissidenti’ Giovanni Favia e Federica
Salsi (attivisti e consiglieri in Emilia Romagna) dall’uso
del simbolo del M5S.
GLI SCETTICI
“Non pensa che debbano essere gli elettori, cui il
portavoce deve rivolgersi regolarmente, a sanzionare
l’operato non conforme degli eletti? – chiede a Grillo
Daniele Bianchi – Le chiedo questo perchè non vorrei
trovarmi nella posizione di votare per qualcuno che una
volta eletto può trovarsi escluso da un giorno all’altro
privandomi quindi del mio punto di riferimento in
Parlamento”.
“Mi è sembrata un’orribile e controproducente caduta di
stile – scrive Valeria Podestà – pubblicare un trafiletto di
poche parole in cui si pregano 2 persone di non utilizzare
più il simbolo del Movimento […] Siamo per la democrazia
diretta, si o no?”.
“Grave errore espellere i 2 consiglieri – dice Paolo Fortis
da Londra – sempre più Scientology e meno democracy.
Io avrei cacciato Casaleggio”. Marcello P.: “Mi chiedo gli
ideali originari del movimento dove sono finiti, l’uno vale
uno, il non ci rappresenta nessuno, se poi il cosiddetto
garante del Movimento si mette a giudicare, secondo poi
quali criteri, chi fa del bene del bene al movimento e chi
meno, soffocando ogni critica interna”.
“Qui, caro Beppe e caro Gianroberto – scrive Fabio Batisoff
– non si possono fare dei video-post al vetriolo, una
raccomandata e una querela per risolvere certe questioni.
Dovete per lo meno fare un video molto più ricco di
contenuti. Permetterai che qualcuno si faccia delle domande
sui fondi destinati a Casaleggio, mi sembra il minimo, visto
che non si è vista discussione alcuna sull’argomento. Vi
ripeto sembra tutto assurdo, sembra che non vi piaccia il
dibattito. Cosa hanno fatto per essere esclusi?Voglio
saperlo! Adesso sì che c’è da chiarire”.
I FAVOREVOLI
“Lotta dura senza paura, hai aspettato fin troppo!”, scrive
entusiasta Luca, mentre Nello Squillante loda il leader, con
toni guerriglieri, vagamente nostalgici: “Era ora. Hai fatto
bene, fuori dalle palle chi non aderisce alle idee,al
programma e al non statuto. Chi scrive contro Grillo ed il
M5S è solo uno contro, uno di altre idee e che vuole la fine
delle nostre. Chi c’è, c’è… In guerra i collaborazionisti
e disfattisti non sono ben accetti…”.
Metaforico, “per i più ignoranti”, Francesco Golindo:
“Nessuno è obbligato ad andare in macchina, ma se si decide
di fare un giro in macchina, ci sono delle regole o leggi
alle quali (testuale; Ndr) nessuno può ignorare o fare come
ritiene. Si può andare dove ognuno vuole ma sempre nel
rispetto delle leggi o regole esistenti”.
“Finalmente, fuori i divetti e i nuovi politici!!!”,
commenta Andy M., mentre Cettina dalla Sicilia riscopre toni
ateniesi, filosofici: “La vera politica, è arte di
governare, quindi, spirito di sacrificio inteso e proteso al
raggiungimento della democrazia, che significa governo del
popolo ed è intesa e protesa, a sua volta, al raggiungimento
di un fine: il bene comune. Il Favia e la Salsi,
evidentemente, non hanno compreso e fatti propri lo spirito
e la passione che uniscono il gruppo, ha fatto bene Beppe,
pertanto, ad estrometterli”.
I CONTRARI
Luca invece ironizza: “C’è un po’ troppa libertà di
opinione qua dentro, vediamo un po’ di di pensarla tutti
allo stesso modo come in qualunque dottrina oggetto di
fede”. Raffaele Grasso quasi bestemmia: “Grillo fa dei
Grillini quel che vuole (Grillini = Burattini)…proprio
come Berlusconi nel Pdl”, mentre Simone Trinchero commenta:
“Questa è l’ennesima e intollerabile prova di totale
mancanza di cultura politica e democratica. Dove non c’è
cultura non può esserci il terreno per coltivare un futuro
migliore. Dopo questa notizia, parafrasando il condottiero
(Grillo), sono fuori”.
“Da Grillo a Marchese del Grillo: Belin, nel Movimento
ognuno rappresenta uno, ma io son io, e voi non siete un
c**o!”, sintetizza Alex C, che dev’essere un fan di Alberto
Sordi. Vintage il commento di Alberto F.: “Se questo è il
nuovo………aridateme Andreotti…………”.
QUELLI CHE PENSANO AL FUTURO
Infine c’è chi, come Giovanni Clementel, cerca di mediare
tra le diverse posizioni, in vista delle prossime elezioni:
“Invito tutti quanti a lavorare per questo (prossima
legislatura; Ndr) fermo restando che democrazia, libertà di
espressione, libertà di critica e di scelta sono, e sempre
saranno, i caposaldi del nostro agire. Sono convinto che
Beppe lo ha ben presente e che le sue intemerate non mettano
affatto in pericolo questi principi ma hanno lo scopo di
contenere la deriva di sfaldamento che alcuni,oggi, magari
pure in buona fede, stanno favorendo […] Domani, quando
saremo in tanti e saremo in Parlamento ci sarà anche il
tempo per parlarci tra noi e con reciproco rispetto,
intervenire su ciò che si ritiene debba essere corretto. Ma
oggi dobbiamo essere uniti e forti”.
“Scusate – scrive in contemporanea, e sempre pensando al
futuro, Luca – ma se adesso si epurano gli aderenti interni
per diversità di vedute, una volta al Governo a chi è
all’opposizione che trattamento si riserva? Il manganello?”.
(Public Policy)
GAV