(Public Policy) – Roma, 27 nov – Un sito che genera
biglietti aerei in automatico. Lo rilancia, con un link su
Twitter, il deputato renziano Andrea Sarubbi (Pd,
l’inventore dell’hashtag #opencamera), in vista del
ballottaggio per le primarie del centrosinistra tra Pier
Luigi Bersani (44,9% al primo turno) e Matteo Renzi (35,5%)
di domenica 2 dicembre.
Sarubbi critica le parole rilasciate al Corriere della sera
dal responsabile organizzazione del Partito democratico,
Nico Stumpo, in merito alle modalità di voto per il secondo
turno: “Se arriva uno – ha detto Stumpo – e sostiene di essere stato a
New York, e già gli si potrebbe dire che però a New York i
computer ci sono e lui avrebbe potuto registrarsi onlineà
comunque se arriva uno e dice, scusatemi, ma ero a New York,
ecco, questo signore deve fornirci almeno i biglietti
dell’aereo”.
Un’intervista che a Sarubbi non pare di “buonsenso”. Il
“mio (biglietto aereo; Ndr) l’ho messo in rete stamattina,
con un tweet di protesta in stile radicale: basta andare sul
generatore automatico e mandare – come ho fatto io – lo
stesso Stumpo a Pechino, Beppe Fioroni in gita ai Castelli
(gli ho stampato un Fiumicino-Ciampino), Mirko Vucinic in
gita da Torino a San Siro (purtroppo domenica sera era in
gita sul serio: col Milan non ha toccato palla). È una
protesta civile e ironica, ma il problema – e lo vado
dicendo da ben prima che Renzi si candidasse, perché ne
faccio proprio una questione di approccio mentale – è molto
serio: in un momento di così profonda crisi della politica,
quale partito (o coalizione che sia) può permettersi di
rimandare a casa chi si presenta a votarlo, dicendogli che
il suo voto, per quanto tardivo, è indesiderato?”.
LA REGOLA DECISA DAL COORDINAMENTO NAZIONALE PRIMARIE
“Possono altresì partecipare al voto – si legge nella
delibera n.25, approvata dal collegio dei garanti – coloro
che dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti
dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi
all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre […]
Spetta al coordinamento provinciale valutare la consistenza
o meno delle cause, indipendenti dalla volontà dell’elettore
[…] Il coordinamento provinciale, con voto unanime, decide
se ammettere o meno la registrazione all’albo degli
elettori”. (Public Policy)
GAV