La proposta sulla ciclabilità, almeno alla Camera, ce l’ha fatta

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di Fabio Napoli

ROMA (Public Policy) – L’aula della Camera ha approvato, in prima lettura, all’unanimità, con 347 voti favorevoli, la proposta di legge per lo sviluppo della mobilità ciclistica. Il provvedimento dovrà passare ora al Senato.

Obiettivo è “promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative, al fine di migliorare – si legge nella proposta – l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana, tutelare il patrimonio naturale e ambientale, ridurre gli effetti negativi della mobilità in relazione alla salute e al consumo di suolo, valorizzare il territorio e i beni culturali, accrescere e sviluppare l’attività turistica”.

Nel corso dell’esame in aula è stato approvato un emendamento, in recepimento di una condizione della commissione Bilancio, che ha riscritto o eliminato alcune delle principali norme del provvedimento. Sono così saltate, tra le altre, le misure che prevedevano l’utilizzo del 20% dei proventi da multe per violazioni del Codice della strada alla mobilità ciclistica; la creazione di un dipartimento della ciclabilità al Mit; la previsione di parcheggi per le biciclette nell’ambito del piano generale della mobilità.

Il provvedimento istituisce una serie di strumenti di pianificazione a livello statale e locale. Nel dettaglio viene istituito il Piano generale della mobilità ciclistica, relativo sia alle città che ai percorsi turistici extra urbani, che sarà definito dai ministeri competenti e dalle Regioni. Anche queste ultime adotteranno Piani regionali della mobilità ciclistica. I comuni non facenti parte di Città metropolitane e le Città metropolitane predisporranno invece dei piani urbani della mobilità ciclistica (biciplan).

Viene prevista inoltre, la Rete ciclabile nazionale, chiamata Bicitalia, che sarà alimentata anche attraverso le risorse messe a disposizione dalle ultime due manovre finanziarie (oltre 420 milioni). Questa costituisce “la rete infrastrutturale di livello nazionale integrata nel sistema della rete ciclabile transeuropea EuroVelo”. Le modalità di realizzazione e di gestione di Bicitalia saranno definite nel Piano generale della mobilità ciclistica.

Una delle ultime modifiche apportate, attraverso l’aggiornamento di un articolo del Codice della strada, consente agli autobus da noleggio, da gran turismo e di linea di dotarsi di strutture portabiciclette applicate posteriormente o anteriormente a sbalzo. (Public Policy)

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