ROMA (Public Policy) – Tra gli emendamenti presentati da Italia viva al dl Fiscale collegato alla manovra, in commissione Finanze alla Camera, ce n’è uno che ponta a traslare nel testo del decreto il contenuto del ddl Quote rosa cda per la parità di accesso tra i generi negli organi di amministrazione della società quotate, ancora all’esame dell’omologa commissione del Senato.
Lo spiega a Public Policy la senatrice Donatella Conzatti (Iv), spiegando che a Palazzo Madama “siamo all’ultimo miglio, ma sembra non si riesca a concludere l’esame del disegno di legge. L’emendamento nasce per accelerare, sottolineando la volontà ormai comune di procedere su questo punto”. Conzatti spiega anche che un uguale emedamento verrà presentato a sua prima firma alla manovra.
La proposta in questione punta a modificare il Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (dlgs 58/1998), estendendo a sei mandati (dai tre previsti attualmente) il periodo in cui si applica il riparto degli amministratori da eleggere secondo il principio – introdotto dalla legge Golfo-Mosca del 2011 – per il quale il genere meno rappresentato deve ottenere almeno un terzo degli amministratori eletti (e questo deve valere anche nel collegio sindacale).
L’esame in 6a commissione in Senato è rimasto in sospeso con l’illustrazione dei 12 emendamenti presentati sul testo (e ancora da votare) prima della formazione del nuovo Governo. Si era deciso di proseguire adottando come testo base il disegno Lega che era stato presentato da Cinzia Bonfrisco (che ora non è più senatrice, poiché ha ottenuto un seggio nell’Europarlamento risultando eletta alle ultime Europee). Sullo stesso tema, però, era stato depositato un testo con effetti identici a prima firma Conzatti, e sottoscritto da tutti gli altri gruppi di minoranza.
Conzatti, già senatrice Forza Italia, ha poi aderito a Italia Viva e in seguito a questa decisione è passata dalla commissione Finanze alla commissione Bilancio.