ROMA (Public Policy) – Con la plastic tax inserita in manovra si rischia “una sovrastima del gettito che potrebbe aggirarsi su una quota pari a circa 800 milioni di euro”. Lo scrivono i tecnici del Servizio bilancio del Senato nel dossier sulla manovra finanziaria.
Stando a quanto scrivono, la relazione tecnica, per quantificare il possibile gettito, “utilizza il dato relativo al quantitativo di imballaggi in plastica che si prevede saranno immessi al consumo in Italia negli anni 2020 e 2021” così come riportato dalla relazione generale del Conai. Nel merito, secondo i tecnici, “occorre chiarire se il dato acquisito a regime relativo al quantitativo di imballaggi, pari a circa 2.192 mln di chilogrammi, sulla cui base è stato stimato il maggior gettito, è riferito ai soli imballaggi monouso“, che “rappresentano un sottoinsieme della totalità degli imballaggi in plastica”.
Da una prima lettura della relazione del Conai – si legge nel dossier – “sembrerebbe evincersi che il dato utilizzato relativo al quantitativo di imballaggi previsti per il consumo, peraltro non riscontrato nell’importo indicato in Rt, sia riferibile all’ammontare totale degli imballaggi in plastica senza esclusione di quelli riutilizzabili”.
La stessa relazione “evidenzia che la quantità di imballaggi in plastica che nel 2018 sono stati riutilizzati ammonta a circa 802.665 tonnellate. Si richiede quindi una verifica al fine di escludere la sovrastima del gettito atteso”.
E LA TASSA SULLE AUTO AZIENDALI?
Dai dati forniti e dalle ipotesi formulate dalla relazione tecnica, sui quali non si dispone di elementi di riscontro, sembra emergere una sovrastima del gettito atteso” anche dalla tassa sulle auto aziendali, scrivono ancora i tecnici.
I veicoli toccati dalla norma – scrivono – sono “quelli fino a 160 grammi di emissione, 754.519 unità (esclusi quelli elettrici ed ibridi), e, per quelli più inquinanti, 45.257 unità”. Entrambe le platee “vanno ridotte del 25% per tenere conto della quota di veicoli concessi ad agenti e rappresentanti di commercio, per i quali la tassa non si applica, “scendendo quindi, rispettivamente, a 565.889 e a 33.943”.
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SOR