PROROGA OPG, LE CAMERE PENALI: È COLPA DELL’INERZIA DELLE REGIONI

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(Public Policy) – Roma, 2 apr – La proroga sulla chiusura
degli ospedali psichiatrici giudiziari è dovuta al “ritardo
accumulato nel corso di quest’anno nell’emanazione di provvedimenti
funzionali alla messa a punto delle strutture sanitarie ma,
soprattutto, alla sostanziale inerzia della maggior parte
delle Regioni e dei servizi di salute mentale”. L’accusa
viene dall’Unione delle Camere penali.

“Resteranno quindi aperti – si legge in una nota
dell’associazione guidata da Valerio Spigarelli – e
continueranno a ricevere internati, cinque luoghi definiti
‘di tortura’ dal Consiglio d’Europa, di ‘autentico orrore
indegno di un Paese appena civile’ dal presidente Napolitano
e infine qualificati dalla commissione Marino come luoghi
nei quali è calpestata ogni forma di dignità umana”.

Secondo l’Ucpi i fondi per garantire percorsi di cura
alternativi “esistevano, dunque, le possibilità di
affrontare i problemi organizzativi anche, ma nulla è stato
fatto, se non applicare l’italico vizio del rinvio, e la
situazione è destinata a rimanere invariata se non si prende
atto che il problema deve essere risolto senza ricorrere al
circuito carcerario”. (Public Policy)

GAV