ROMA (Public Policy) – I lavoratori dipendenti e i pensionati senza redditi aggiuntivi non dovranno versare alcun acconto Irpef per il 2025. Lo prevede il decreto varato dal Consiglio dei ministri di martedì che introduce un correttivo sulle regole per la determinazione degli acconti Irpef per l’anno in corso.
Il decreto, infatti, coordina quanto previsto dal decreto legislativo del 2023 (attuativo della delega fiscale) con la previsione inserita in Manovra che ha reso strutturale la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3.
Il correttivo, si legge nel testo del decreto, avrà un costo di 245,5 milioni di euro per il 2025. A tale onere si provvede mediante “corrispondente riduzione” del fondo Mef per la sistemazione contabile delle partite iscritte al conto sospeso. “Alla compensazione degli oneri in termini di fabbisogno e indebitamento, pari a 245,5 milioni di euro per l’anno 2025, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente, anche conseguenti all’attualizzazione di contributi pluriennali”.
Agli stessi oneri previsti per il 2026, invece, “si provvede mediante utilizzo delle risorse rivenienti” dalla norma correttiva.
Per quanto riguarda l’esame parlamentare, l’iter del dl partirà dal Senato. (Public Policy) GPA