Rebus Quirinale. Dopo la pseudo “apertura” di ieri di Beppe Grillo
al Pd di Pier Luigi Bersani (“Voti Gabanelli, potrebbe essere
veramente l’inizio di una, chissà, collaborazione”) oggi il leader
del Movimento 5 stelle, intervistato dal Fatto Quotidiano, lancia
l’ipotesi Stefano Rodotà – nel caso Gabanelli e Gino Strada, prima e
secondo classificati alle Quirinarie del M5s, non accettassero la candidatura –
alla presidenza della Repubblica.
A rispondere al leader genovese è il deputato Pd, Pippo Civati (uno dei
pontieri tra Pd e M5s) che chiedere al segretario Bersani di “provare
una strada inedita” e che il vero “compromesso storico oggi è con
i 5 stelle”. Diversa l’opinione di Davide Zoggia, Pd, che in diretta a
Radio Anch’io respinge l’ipotesi ‘Rodotà al Colle’: “Non può unire i partiti”.
GRILLO: BERSANI RINUNCI AI RIMBORSI
ELETTORALI, COSÌ POSSIAMO PARLARE
IL LEADER 5 STELLE IN UN’INTERVISTA AL FATTO QUOTIDIANO
(Public Policy) – Roma, 17 apr – “Un governo c’è. Vogliono
votare la legge sul finanziamento pubblico ai partiti? Bene,
Pier Luigi Bersani si presenti con l’assegno da 49 milioni.
Così possiamo parlare”. Beppe Grillo, da ieri in Friuli per
lo Tsunami Tour in vista delle prossime elezioni regionali,
ha accettato di rilasciare un’intervista al Fatto
Quotidiano. La prima dopo le elezioni e, soprattutto, nel
giorno in cui la partita per il Quirinale diventa concreta e
decisiva.
CIVATI: RODOTÀ RIAPRE LA PARTITA, IL PD PROVI UNA STRADA INEDITA
IL DEPUTATO PD IN UN POST NEL SUO BLOG
(Public Policy) – Roma, 17 apr – “Mentre si discuteva sempre
di più del nome di Giuliano Amato, ecco che il nome di
Stefano Rodotà (terzo arrivato alle Quirinarie del M5s e
possibile candidato al Colle; Ndr) ha riaperto la partita.
Ora, il Pd deve semplicemente scegliere: se continuare a
macchiare il giaguaro (senza ‘s’) o se provare una strada
inedita e non tradizionale. Capisco che sia un bel salto, ma
forse è proprio quello che ci hanno chiesto gli elettori,
cinquanta giorni fa. Soprattutto gli elettori che ci
votavano e che non ci hanno votato più”.
Il deputato democratico Pippo Civati sempre più pontiere
tra il Pd e il Movimento 5 stelle. Dopo le parole di ieri di
Beppe Grillo (“Bersani voti Gabanelli, potrebbe essere
veramente l’inizio di una, chissà, collaborazione”), con un
post nel suo blog, Civati cerca un dialogo all’interno del
suo partito e aggiunge: “Non so che cosa ci dirà Bersani, ma
se fossi segretario del Pd oggi direi proprio questo ai
gruppi parlamentari e agli elettori: proviamo una strada
nuova. Senza fare (altri) pasticci. Di cui non abbiamo
bisogno né noi, né gli altri”.
CIVATI: IL NOME MIGLIORE? PRODI,
MA DISCUTIAMO CON M5S SU RODOTÀ
PER IL DEPUTATO PD “IL VERO COMPROMESSO
STORICO SI FA CON I 5 STELLE”
(Public Policy) – Roma, 17 apr – “Il nome migliore da
proporre per il Quirinale? Romano Prodi. Penso però che
l’apertura di ieri di Beppe Grillo sul nome di Stefano
Rodotà – anche se ancora mediato, perché Milena Gabanelli
come candidata di bandiera (si sono concluse ieri le
Quirinarie del M5s; Ndr) – abbia un valore. Il Pd deve
assolutamente prendere in considerazione l’ipotesi Rodotà in
queste prossime ore”.
Risponde così Pippo Civati, deputato Pd, considerato uno
dei pontieri tra il partito di Pier Luigi Bersani e il
Movimento 5 stelle, alla domanda sul candidato democratico
da proporre per il Colle in un’intervista a Repubblica.
Per Civati “è giusto che il Pd discuta sull’ipotesi Rodotà”
con il Movimento 5 stelle, perché “le larghe intese non si
possono fare da una parte o dall’altra. E il compromesso
storico, visto che siamo nel 2013, è più storico con i 5
stelle che con il Pdl”.
ZOGGIA (PD): IPOTESI RODOTÀ? NON CREDO
CHE POSSA UNIRE I PARTITI
(Public Policy) – Roma, 17 apr – “Non devo essere io a
parlare della statura di Stefano Rodotà e dei ruoli
importanti che ha svolto. È una personalità di spicco. Ma il
Pd ha svolto un percorso politico diverso, di condivisione
con le altre forze politiche. L’obiettivo è un nome che
raccolga la maggioranza dei voti dei Grandi elettori, non so
se Rodotà potrà unire i partiti”. Lo dice Davide Zoggia del
Pd in diretta a Radio Anch’io.
E i contenuti degli incontri tra Pier Luigi Bersani e
Silvio Berlusconi? “Si sta provando a trovare un presidente
di unità nazionale condiviso da entrambi”, risponde Zoggia.
“Il ruolo del capo dello Stato sarà sempre più centrale nei
prossimi anni, anche al di là di quello che prevede la
Costituzione stessa; Giorgio Napolitano durante il suo
mandato lo ha dimostrato”.
In conclusione Zoggia risponde alle critiche di Matteo
Renzi alle candidature di Franco Marini e Anna Finocchiaro
alla presidenza della Repubblica: “I candidati non li
sceglie Renzi, sono frutto di una discussione condivisa. Le
critiche superficiali su Marini e Finocchiaro sono ingiuste;
sono due persone che hanno lavorato per il partito e per il
nostro Paese”. E D’Alema? “Vedremo nella discussione dove si
arriverà. Mi auguro che i Grandi elettori eleggeranno il
presidente della Repubblica già domani: si spegnerebbero le
polemiche e l’elezione immediata ci permetterebbe di
guardare alla formazione di un nuovo governo”.
(Public Policy)
SOR