Resocónto – Le tue Marche, la tua Storia

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di Gaetano Veninata

ROMA (Public Policy) – Assemblea costituente, 24 marzo 1947, il giorno dell’approvazione in aula dell’articolo 3.

Presidente: Ha facoltà di parlare l’onorevole Cingolani, per svolgere il seguente emendamento: “Al primo comma, sostituire alla parola: razza, la parola: stirpe”.

Mario Cingolani (Dc): Mantengo il mio emendamento, onorevoli colleghi, unicamente per un atto di doverosa cortesia verso le comunità israelitiche italiane, che hanno fatto conoscere a parecchi di noi – avrete quasi tutti ricevuto le circolari – che sarebbe loro desiderio che alla parola ‘razza’ sia sostituita la parola ‘stirpe’. Essendo gli israeliti italiani stati vittime della campagna razzista fatta dal nazi-fascismo, a me sembra che accogliere il loro desiderio corrisponda anche ad un riconoscimento della loro ripresa di una perfetta posizione di uguaglianza fra tutti i cittadini italiani. (Applausi al centro)

Meuccio Ruini (presidente della “Commissione dei 75”, incaricata di redigere il testo costituzionale): […] Un’ultima risposta io debbo all’onorevole Cingolani. Si potrebbe apprezzare la parola ‘stirpe’ e preferirla a quella di ‘razza’, per quanto anche razza abbia un significato e un uso scientifico, oltreché di linguaggio comune. Comprendo che vi sia chi desideri liberarsi da questa parola maledetta, da questo razzismo che sembra una postuma persecuzione verbale; ma è proprio per reagire a quanto è avvenuto nei regimi nazifascisti, per negare nettamente ogni diseguaglianza che si leghi in qualche modo alla razza e alle funeste teoriche fabbricate al riguardo, è per questo che – anche con significato di contingenza storica – vogliamo affermare la parità umana e civile delle razze. (Approvazioni). (Public Policy)

@VillaTelesio