Resocónto

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di Gaetano Veninata

ROMA (Public Policy) – “Aveva imparato senza sforzo l’inglese, il francese, il portoghese, il latino. Sospetto, tuttavia, che non fosse molto capace di pensare. Pensare significa dimenticare differenze, significa generalizzare, astrarre. Nel mondo stipato di Funes, non c’erano altro che dettagli, quasi immediati” (Jorge Luis Borges, quello vero).

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Aula della Camera, comunicazioni del presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo. Renzi è appena tornato dall’Argentina ed è già intervenuto, sullo stesso argomento, al Senato.

PRESIDENTE – Ha facoltà di parlare il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi. Prego, presidente.

MATTEO RENZI – Signora presidente, onorevoli senatrici, onorevoli senatori (commenti)

PRESIDENTE – Deputati! È il jet lag.

MATTEO RENZI – No, non è il jet lag, è che ho sbagliato, succede. Quindi, lo dico subito: onorevoli deputati, e mi fermo qui; un pensiero caloroso anche ai senatori, che, però, abbiamo già salutato. Ma questo meraviglioso ping-pong del bicameralismo paritario prima o poi terminerà (applausi dei deputati del gruppo del Partito democratico), in termini di appuntamento costante nel giro di due ore. (Public Policy)

@VillaTelesio