di Gaetano Veninata
ROMA (Public Policy) – Alla fine ha deciso di non candidarsi. E visti i risultati del partito che avrebbe voluto candidarlo, forse ha fatto bene.
Certo che il curriculum era (ed è) di peso: medico, professore di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, attivo come ricercatore “nel campo relativo allo sviluppo di anticorpi monoclonali umani contro agenti infettivi” (Wikipedia). Ma non solo, Roberto Burioni lotta pure contro altri fenomeni infettivi, gravissimi, come testimonia su Twitter:
“Affermare ‘il miglior vaccino contro la varicella è prendersi la varicella‘ è come dire ‘il miglior modo per evitare incidenti automobilistici è distruggere l’auto in un incidente’. Complimenti vivissimi a @marioadinolfi per il brillante contributo al dibattito”.
Ecco, starete pensando che io stia ironizzando su Mario Adinolfi, il leader del Popolo della famiglia. Per carità, Dio mi è testimone.
Il fenomeno infettivo contro cui combatte Burioni arriva dopo:
“Io ho fatto la varicella ma sono sopravvissuto”, gli risponde infatti – non Adinolfi – ma @Juventusiasta.
Sì, Juventusiasta.
Che gli risponde Burioni, in prima linea contro i virus?
“Però è diventato juventino“. (Public Policy)
@VillaTelesio