ROMA (Public Policy) – “Nelle procedure concorsuali per l’accesso alla carriera di magistratura, terminata la valutazione degli elaborati scritti, i candidati ammessi alla prova orale, esclusivamente ai fini dello svolgimento di un apposito colloquio psico-attitudinale, sostengono i test psico-attitudinali individuati dal Consiglio di presidenza, per le medesime finalità, nel rispetto delle linee guida e degli standard internazionali di psicometria. Il colloquio psico-attitudinale, diretto dal presidente della seduta con l’ausilio di un esperto psicologo, si svolge dinanzi alla commissione competente per la prova orale, cui è rimessa la valutazione anche dell’idoneità psico-attitudinale”.
Lo prevede un emendamento di Forza Italia presentato alla proposta di legge di Fratelli d’Italia che vuole riformare la Corte dei conti, all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia di Montecitorio.