Rigenerazione urbana, Nugnes: sul ddl sono in corso mistificazioni

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ROMA (Public Policy) – Sul ddl Rigenerazione urbana, in commissione Ambiente al Senato, “già in fase di illustrazione degli emendamenti si registrano tentativi di ostruzionismo. E’ arrivata la richiesta di illustrare le proposte emendative, oltre 2mila, articolo per articolo e naturalmente se ogni proponente, oltre 24, vorrà intervenire su ogni articolo, 27, con 2.002 emendamenti si andrà alle calende greche”.

Lo dice a Public Policy la senatrice Paola Nugnes (Misto), relatrice che ha messo a punto il testo unificato (a partire dal ddl base a prima firma del senatore Pd Andrea Ferrazzi) assieme a Franco Mirabelli (Pd), a cui si è aggiunto poi, dopo l’adozione del testo, Francesco Bruzzone (Lega).

Sul ddl – aggiunge Nugnes – sono in corso mistificazioni. Una lettura attenta permette di rilevare che molte delle critiche rivolte allo stesso sono infondate, a partire dall’affermazione secondo la quale verrebbe ingessata la situazione nei centri storici”.

“A questo proposito – spiega la senatrice – va ricordato che il testo non modifica il decreto 380 e le semplificazioni occorse, ma mette a disposizione dei Comuni, che vogliano accedervi, un fondo, di soldi pubblici ministeriali, ventennale, per piani di rigenerazione urbana. Per la rigenerazione dei centri storici, identificati con i nuclei e i complessi edilizi dell’insediamento storico risultanti dal nuovo catasto urbano del 1939, e non oltre, il Piano comunale di rigenerazione urbana richiede una semplice e semplificativa approvazione con ‘intesa’ con la soprintendenza competente. Naturalmente il testo, senza riscrivere le legislazioni urbanistiche, non ostacola assolutamente le eventuali iniziative di rigenerazione scaturenti dai privati che possono presentare le loro proposte ai comuni. Ma evidentemente c’è chi pensa che si debba attingere a risorse pubbliche sui beni comuni solo per i propri interessi e senza alcun controllo pubblico”. (Public Policy) GIL