ROMA (Public Policy) – “Le maggiori entrate derivanti dalle procedure di assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze di banda 3.6-3.8 Ghz saranno versati allo Stato per essere riversati al Mise per: promuovere la digitalizzazione dei contenuti editoriali e incentivare per il 2016-2017, nelle zone di consegna dei prodotti postali a giorni alterni, abbonamenti ai quotidiani in forma digitale”.
E ancora: “Individuare idonee modalità di ristoro di eventuali spese di refarming sostenute dagli attuali assegnatari della suddetta banda; realizzare una consultazione pubblica sugli obblighi del servizio pubblico, radiofonico, televisivo e multimediale; compiere interventi di infrastrutturazione per lo sviluppo della banda ultra larga e incentivare gli utenti finali che attivano i connessi servizi su reti a banda larga ultraveloci“.
A prevederlo è un emendamento dei relatori al ddl Stabilità tra quelli depositati in commissione Bilancio alla Camera.
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VIC