ROMA (Public Policy) – La Strategia energetica nazionale “non rappresenta con sufficiente dettaglio le misure da prendere” sulla mobilità elettrica “per realizzare gli obiettivi indicati di riduzione delle emissioni”.
Il documento “non quantifica l’impatto della diffusione” delle auto elettriche e “non pone chiari obiettivi al 2030 di penetrazione della mobilità full electric in rapporto al parco circolante delle varie classi di moto e autoveicoli”.
È quanto si legge nella posizione delle Regioni sulla Sen, la Strategia energetica nazionale.
“Lo sviluppo di una mobilità sostenibile costituisce uno degli obiettivi più condivisi in Europa e nel resto dei Paesi industrializzati. Riguardo al tema della mobilità – evidenzia ancora il documento – è necessaria maggiore enfasi alla mobilità sostenibile ed in particolare al vettore elettrico in ambito nazionale, al fine di riproporre i trend di sviluppo già in atto in ambito europeo ed internazionale”.
“Nel confronto sugli impatti inquinanti nel caso di produzione di energia elettrica, l’emissione di tali inquinanti avviene al di fuori dei centri urbani, il che rende per antonomasia la mobilità elettrica preferibile a quella fondata su motori endotermici, che invece inevitabilmente impattano direttamente sul suolo urbano”, si aggiunge nel documento. Per questo “le Regioni chiedono di sviluppare meglio le proposte per la mobilità elettrica e inserire un impegno relativo alla elettrificazione delle tratte ferroviarie regionali per l’eliminazione dei vettori diesel obsoleti”. (Public Policy) FRA