ROMA (Public Policy) – “Quello che noi ci aspettiamo è che la conferenza dei capigruppo valuti la fissazione dell’aula”. Lo ha dichiarato a Public Policy, parlando del ddl sulla separazione delle carriere, il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto (FI).
Sollecitato sulle tempistiche, anche alla luce dell’auspicio espresso dal ministro Nordio di arrivare presto al referendum, Sisto ha precisato: “Gli auspici vanno bene, poi ci sono i tempi del Parlamento. Noi auspichiamo di arrivare al referendum quanto prima, il che significa completare tutto entro settembre e poi provare ad arrivare quanto prima al referendum”.
Si punta, quindi, a chiudere tra luglio e settembre, anche se “luglio – valuta Sisto – mi sembra un po’ complicato per come stanno andando i lavori: le opposizioni hanno posto in essere questo atteggiamento di melina direi esasperata. Ci sta, bisogna essere pazienti”.
Il viceministro non esclude del tutto l’eventualità che si possa arrivare in aula senza mandato al relatore. “È una delle possibilità – ha commentato – se questo atteggiamento continua. Per tutti gli interventi possibili sulle dichiarazione di voto per gli emendamenti potrebbero servire circa 333 ore, significa 14 giorni consecutivi senza andare a dormire”.