Sui droni anche la Camera vuole più tempo “per approfondire”

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ROMA (Public Policy) – Slitta anche in commissione Difesa alla Camera il parere sul dm Droni. Come ha deciso martedì l’analoga commissione del Senato, anche la IV commissione di Montecitorio ha deciso di prendersi più tempo per approfondire la questione procedendo con un ulteriore ciclo di audizioni che, con tutta probabilità, vedrà protagonisti i capi di Stato maggiore della Difesa e dell’Aeronautica, Piaggio, Leonardo e il Mise.

Il relatore Luca Frusone (M5s) ha spiegato a Public Policy come “la commissione speciale non ha avuto tempo di approfondire alcuni aspetti, come quello della governance della compagnia che realizzerà il programma e delle penali in caso di rescissione del contratto, che vedono un 90% della penale in capo allo Stato”. Inoltre per Frusone “occorre approfondire l’aspetto duale del programma, quindi la possibilità di utilizzare questi droni anche per usi civili. Vogliamo capire in che modo il ministero della Difesa possa permetterne l’utilizzo per scopi civili”.

Il decreto ministeriale è all’esame del Parlamento dalla scorsa legislatura e in questa le commissione speciali di Camera e Senato hanno già svolto un ciclo di audizioni. Alla domanda se, quindi, questo ulteriore slittamento dei tempi non nascondesse la volontà di non procedere con il programma il relatore ha risposto che “se volessimo esprimere parere negativo la richiesta di questi ulteriori approfondimenti non avrebbe senso. Vogliamo solo approfondire alcuni aspetti come quello relativo ai costi e all’uso civile dei droni”. (Public Policy) NAF