ROMA (Public Policy) – “Nei confronti di titolari di permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo”, l’espulsione potrà essere disposta per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato dal ministro dell’Interno, “dandone preventiva notizia al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro degli Affari esteri”. Qualora ricorrano “gravi motivi di pubblica sicurezza” l’espulsione potrà essere disposta dal prefetto. Contro il provvedimento del prefetto potrà essere presentato ricorso all’autorità giudiziaria ordinaria.
Lo prevede una bozza dell’ultimo dl Migranti, presa in visione da Public Policy.
La disposizione messa a punto si applica, dunque, viene spiegato nella relazione illustrativa, “agli stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio da almeno cinque anni, inseriti nel contesto lavorativo e sociale, cui è stato rilasciato il particolare status di soggiornante di lungo periodo che, in taluni settori, consente di beneficiare del medesimo trattamento riconosciuto ai cittadini italiani”.
È a seguito dell’espulsione adottata dal ministro dell’interno che dovrà essere decretata dal questore la revoca dello status di soggiornante di lungo periodo, e non il contrario, “atteso che la competenza a valutare i gravi motivi di ordine pubblico o le ragioni di sicurezza dello Stato risiede in capo al ministro dell’Interno”.
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VAL