Dl Superbonus, emendamenti il 7: le modifiche sul tavolo

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di Viola Contursi

ROMA (Public Policy) – Slitta di un giorno il termine per la presentazione degli emendamenti al dl Superbonus in commissione Finanze alla Camera.

Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, la commissione, che giovedì ha proseguito la discussione generale sul testo, ha fatto slittare il termine, da lunedì 6 marzo alle 17, a martedì 7 marzo alle 12. Le ammissibilità dovrebbero poi essere fatte giovedì 9 marzo e la settimana dopo sarà dedicata all’esame degli emendamenti da parte di Governo e relatore (Andrea De Bertoldi, di Fratelli d’Italia).

Le votazioni in commissione, dunque, non dovrebbero iniziare prima del 20/21 marzo. Il testo è atteso in aula alla Camera non prima del 27 marzo. Dopo l’ok della Camera dovrà poi passare al Senato.

LE MODIFICHE SUL TAVOLO

Tra le modifiche che potrebbero essere apportate al testo , e su cui il Governo avrebbe aperto, si sta lavorando a un ritocco per salvare tutti i crediti fiscali “incagliati” e maturati al 2022 che rischierebbero di essere persi. Lo si apprende da fonti di maggioranza.

La legge prevede che entro il 31 marzo di quest’anno si dovrà comunicare all’Agenzia delle entrate l’opzione dello sconto in fattura o dell’eventuale cessione del credito. In molti casi però, viene spiegato, i cittadini hanno presentato a una banca l’istanza di cessione senza ancora averne ricevuto l’approvazione, per le lungaggini delle procedure ben emerse anche durante le audizioni in VI commissione.

La data del 31 marzo, viene riferito, non potrà essere modificata per motivi di bilancio. La soluzione a cui si starebbe lavorando, dunque, per evitare che tante cessioni vadano perse, sarebbe quella di “salvare” tutti quei crediti per cui, al 31 marzo, sono state presentate a istituti di credito istanze di cessione, anche in assenza – per motivi appunto legati alla lungaggine delle procedure in materia – di una risposta della banca stessa, e ovviamente nelle more di una risposta positiva della banca stessa. In questo modo sarebbero cedibili molti crediti, la cui istanza di cessione è stata già presentata, che – senza questa modifica – sarebbero di fatto incagliati e non più cedibili.

E ancora: tra le (poche) modifiche che potrebbero essere apportate in commissione Finanze alla Camera potrebbe esserci anche una proroga per optare per la cessione del credito e per lo sconto in fattura per quanto riguarda le abitazioni unifamiliari, le cosiddette “villette“.

Sul tavolo della maggioranza anche l’esclusione dallo stop a sconto in fattura e cessione del credito per Iacp, onlus, lavori anti sismici. Dovrebbe tornare anche il sismabonus acquisti. Dubbi invece, viene riferito, sull’auspicato ricorso agli F24 per aumentare la capacità di acquisto da parte delle banche: sul punto, si apprende, ci sarebbero degli approfondimenti in corso da parte della Ragioneria dello Stato. (Public Policy) 

@VioC