Tares, servono sistemi tariffazione puntuale anche per i rifiuti /Intervista

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TARES, SERVONO SISTEMI TARIFFAZIONE PUNTUALE ANCHE PER I RIFIUTI /INTERVISTA

PARLA DUCCIO BIANCHI, DEL GRUPPO DI LAVORO DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE

(Public Policy) – Roma, 25 set – La scorsa settimana il
ministero dell’Ambiente ha dato mandato a un gruppo di
esperti di definire i prossimi strumenti economici con cui
dovrà essere organizzata la nuova gestione dei rifiuti
urbani. Il gruppo di esperti, “che non viene remunerato in
alcun modo”, come sottolinea una nota del ministero, lavora
in vista della definizione della prossima legge di Stabilità.

“Nell’avviare il lavoro del gruppo – prosegue la nota -, il
ministro dell’Ambiente Andrea Orlando
ha ricordato che la
gestione dei rifiuti urbani non è un servizio indivisibile e
che deve essere applicato il principio chi inquina paga
dettato dalla Unione europea”. Il ministero spiega inoltre
che dovranno essere previste “forme di agevolazione per gli
utenti a basso reddito. La tassa sui rifiuti soprattutto
dovrà essere nettamente separata dalle altre tasse locali,
in modo da garantire, il più possibile direttamente, il
pagamento delle prestazioni degli operatori che gestiscono i
rifiuti, in una logica di tassa di scopo”.

Public Policy ha intervistato uno dei componenti del gruppo
di lavoro, il presidente dell’istituto di ricerca “Ambiente
Italia” Duccio Bianchi.

D. QUAL È ESATTAMENTE IL COMPITO CHE VI HA AFFIDATO IL
MINISTRO?
R.
La nostra attività sarà quella, da un lato, di compiere
delle valutazioni sulla base dell’articolato che sarà
presentato dal ministro dell’Economia all’interno della
legge di Stabilità, e dall’altro di preparare un documento
più esteso con le indicazioni per una revisione del sistema
tariffario che riguarda i rifiuti.

Uno dei temi specifici che viene trattato riguarda infatti
quello di consentire sistemi di tariffazione puntuale anche
per i rifiuti, cioè riferita alla quantita di servizio che
ciascun utente acquista, come avviene per l’acqua o per
l’elettricità.

D. QUALI SONO LE POSSIBILITÀ IN CAMPO?
R.
La possibilità di avere una tariffa parametrica, cioè
basata sui metri quadri e altri parametri come il numero
abitanti, è stata ormai superata. Quindi rimane una tariffa
puntuale, basata sui volumi conferiti. Una possibilità meno
diffusa ma che si diffonderà con la Tares, inseme a sistemi
di raccolta differenziata porta a porta.

D. QUINDI SI STA ANDANDO VERSO UN SISTEMA AVANZATO DI
RACCOLTA DEI RIFIUTI PORTA A PORTA?
R.
Non lo so se si andrà in quella direzione, quella è una
decisione politica. Il nostro obiettivo è individuare delle
modalità con cui rendere possibile una tariffa basata su
volumi o sulle quantità di rifiuti che vengono conferiti, e
non solo sui metri quadri o sul numero di abitanti.

D. QUALI POTREBBERO ESSERE DUNQUE QUESTE MODALITA?
R.
Ci sono delle valutazioni in atto che riguardano
esperienze internazionali. Bisogna metterle a sistema,
vedere cosa è applicabile nel contesto italiano, trovare
formulazioni con cui si possa consentire una certa
flessibilità di applicazione, perché non tutti i comuni sono
uguali.

Ci sono molte modalità, dove si raccoglie porta a porta o
in altre forme attraverso le quali si può quantificare
quanti rifiuti, o sacchetti, conferisce ciascun utente.
Viene già fatto in alcune zone in Italia e in Europa.

D. A QUALI PAESI STATE GUARDANDO?
R.
Ce ne sono tanti, per esempio la Germania, la Svizzera,
l’Olanda, la Gran Bretagna. Ma ci sono esempi anche in
Italia, come in Veneto, in Lombardia, in Emilia, dove ci
sono già esperienze con un sistema di tariffazione puntuale
e con metodi di gestione che consentirebbero l’applicazione
di un sistema tariffario di questo tipo.

D. COME SI INSERIRÀ QUESTA NUOVA TARIFFA SUI RIFIUTI
ALL’INTERNO DELLA SERVICE TAX?
R.
Ci stiamo lavorando. Con la nuova Service Tax
l’articolato è diventato un po’ meno chiaro, e uno degli
obiettivi del nostro studio è anche questo, anche se al
momento un articolato sulla Service Tax ancora non esiste.

D. IL MINISTRO VI HA DATO UNA SCADENZA?
R.
Il lavoro è teso a rivolgere alcune indicazioni
operative in parte già nella legge di stabilità e nella
formulazione della Service Tax. (Public Policy)

NAF