(Public Policy) – Roma, 12 nov – L’Aula della Camera ha approvato il ddl di ratifica dell’accordo tra Francia e Italia sul Tav Torino-Lione, nonostante l’ostruzionismo di Movimento 5 stelle e Sel (che insieme hanno presentato più di 1500 emendamenti): 317 voti favorevoli, un astenuto e 115 contrari. Il testo ora passa al Senato.
LA PROTESTA DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Alla fine dell’intervento in aula alla Camera di Ivan Della Valle (M5s), durante le dichiarazioni di voto sul ddl di ratifica dell’accordo tra Francia e Italia sul Tav Torino-Lione, i deputati del Movimento hanno esposto alcuni striscioni No Tav, anche tra i banchi del governo, subito richiamati dal presidente di turno Roberto Giachetti, Pd. “Alziamo al cielo lo striscione No Tav in aula e sulla testa di Lupi (il ministro dei Trasporti; Ndr)”, il commento su Twitter del deputato M5s Angelo Tofalo, membro della commissione Ambiente.
DI COSA STIAMO PARLANDO
Si tratta di un protocollo addizionale all’accordo tra Italia e Francia siglato il 29 gennaio 2001 a Torino. Il testo specifica il tracciato del Tav Torino-Lione, dà parere favorevole alle modifiche apportate allo studio del 2005 (dopo i lavori dell’Osservatorio sull’alta velocità), e precisa la ripartizione dei costi tra i due Paesi.
Tutte le commissioni interessate, alla Camera, hanno dato parere favorevole. Il 20 novembre si terrà un incontro tra Italia e Francia proprio sul Tav. Tra le critiche dei 5 stelle anche il fatto che il nostro governo si presenterà a quell’incontro con una ratifica approvata “a metà”, visto che il ddl deve ancora passare dal Senato. (Public Policy)
GAV