(Public Policy) – Roma, 11 nov – “La discussione sul Tav Torino Lione va riportata sui binari giusti, c’è stata una carenza nell’informazione data agli italiani, ha vinto un modello di comunicazione alla Maurizio Crozza: ‘Che andiamo a fare a Lione?’ Ma non andiamo a Lione, andiamo in Europa e nel mondo ad importare merci”. Lo dice in aula alla Camera il sottosegretario alle Infrastrutture Erasmo D’Angelis durante la discussione del ddl di ratifica dell’accordo tra Francia e Italia sul Tav Torino-Lione.
“Arriveremo al vertice del 20 novembre con la ratifica in prima lettura, esattamente come la Francia; poi passeremo al Senato, come farà Parigi”, dice poi D’Angelis rispondendo indirettamente a un intervento precedente di una deputata del Movimento 5 stelle. “Da parte del governo – aggiunge il sottosegretario – c’è la massima apertura alle soluzioni migliori per il monitoraggio e il controllo dell’opera. Come ha spiegato bene il relatore (Deborah Bergamini del Pdl; Ndr), per quest’opera sono state ascoltate tutte le critiche fatte. Sono stati analizzati undici tracciati diversi”. (Public Policy)
GAV