di Sonia Ricci
ROMA (Public Policy) – Il “salvagente” contenuto nel decreto Madia, che congela per alcune società partecipate dello Stato una parte delle nuove regole, potrebbe “affievolire” i risparmi.
È quanto scrivono i tecnici del servizio Bilancio del Senato hanno posto al governo con il dossier sul dlgs Madia per la riforma delle società partecipate.
I tecnici si riferiscono all’allegato A del dlgs, che esenta dieci società statali dall’articolo 4 del provvedimento, che impone paletti per la costituzione o il mantenimento di Spa o Srl pubbliche.
Sono escluse dunque per il primo anno il Coni servizi, Expo, Arexpo, Invimit, l’Istituto poligrafico dello Stato, Sogin, gruppo Anas, gruppo Gse, gruppo Invitalia e gruppo Eur. Essendo diversi i gruppi societari le spa che vengono “salvate” sono circa quaranta.
“Si osserva – scrivono i tecnici – che le deroghe agli obblighi di dismissione conseguenti all’applicazione dell’articolo 4 appaiono suscettibili di determinare un affievolimento dei possibili risparmi di spesa connessi al contenimento dell’utilizzo dello strumento societario da parte delle amministrazioni pubbliche”.
Nel dettaglio, per quanto riguarda i “gruppi” esclusi (Eur, Ansa, Gse e Invitalia), questi portano con se l’esclusione di altre società.
Ad esempio, il Gse è capogruppo di Acquirente unico (Au), Gestore dei mercati energetici (Gme) e Ricerca sul sistema energetico (Rse).
Invitalia, invece, controlla le società Infratel Italia, Italia Turismo, Invitalia attività produttive, Invitalia ventures e Invitalia partecipazioni.
Il gruppo Anas controlla circa 16 società (di cui alcune in liquidazione) e Eur spa, invece, altre tre spa: Roma Convention Group, Aquadrome srl e Eur tel. (Public Policy)
@ricci_sonia




