ROMA (Public Policy) – Circa 1,7 milioni di euro per il personale dipendente, nei quali rientrano gli emolumenti, le indennità, i rimborsi, relativi oneri, imposte e contributi e il Tfr liquidato al personale dimissionario.
Circa 62mila euro per compensi per le collaborazioni coordinate e continuative, 85mila euro per gli affitti di immobili “ad uso foresteria” a disposizione dell’ufficio comunicazione.
Sono queste alcune delle cifre contenute nella relazione finanziaria 2015 del gruppo del Movimento 5 stelle al Senato, in discussione nella riunione di questa mattina.
“Gli appartamenti – si precisa nel testo di cui Public Policy ha preso visione – sono concessi in uso al personale dipendente e a due collaboratori dell’ufficio comunicazione con residenza fuori sede e in servizio a Roma“.
La locazione diretta di immobili e la loro concessione in uso al personale “risulta più conveniente per il gruppo parlamentare rispetto al rimborso delle relative spese a piè di lista”.
Alla data del 31 dicembre 2015 – si legge ancora nella relazione firmata dal tesoriere Vito Petrocelli – “risulta un avanzo di cassa pari ad 1.602.329,22 euro che corrisponde alle risultanze comunicate dalla banca”.
ALTRE USCITE: TASI, IRAP E BOLLI
Altre uscite inserite nel bilancio sono: 95.659,93 euro di cui 94.934,00 di Irap e 169,00 di Tasi per appartamenti in locazione, 64 euro per spese di bolli, 250,93 di Tari per appartamenti in locazione e 242,00 per spese registrazione contratto.
SPESE IN STAND BY: TELEFONI, GIORNALI E BOLLETTE
Inoltre, al fine 2015, risultano impegnate e non pagate spese per 540.887,21 euro e precisamente: utenze telefoniche: 2.103,78; acquisto giornali: 136,30; altre utenze immobili in locazione: 507,43; spese di personale (ferie, permessi, mensilità aggiuntive,contributi, Tfr): 514.403,71; compensi a professionisti: 21.289,18; altro: 2.446,81.
STATO PATRIMONIALE
Nello stato patrimoniale risultano attività per 1.636.886,63 euro che sono rappresentate da: immobilizzazioni materiali nette per 13.420,45 rappresentate prevalentemente da attrezzature informatiche acquistate per l’ufficio comunicazione.
Depositi bancari per 1.602,329,22 che rappresentano le giacenze disponibili sul conto corrente aperto presso la Banca nazionale del lavoro. L’importo corrisponde alle giacenze indicate nell’estratto conto ricevuto dalla banca.
Crediti diversi per 15.919,92 euro di cui 15.500,00 rappresentati da depositi cauzionali pagati per la locazione di cinque appartamenti concessi in comodato gratuito ad alcuni dipendenti e collaboratori del Gruppo. Nella voce è inoltre iscritto l’importo di 384,19 relativi a rimborsi su utenze e l’importo di 35,73 di interessi attivi maturati a fine dicembre 2015.
Crediti verso l’erario 3.420,95, si legge ancora nel bilancio M5s al Senato. Note di credito da ricevere per errate fatturazioni Vodafone: 693,45. Risconti attivi per 1.102,64.
Le passività invece ammontano complessivamente ad 540.887,21 che sono rappresentate da: 21.289,18 per debiti verso professionisti relativi a fatture da ricevere al 31 dicembre 2015 e pervenute nel 2016.
Altri 2.747,51 per debiti verso fornitori relativi a fatture pervenute nel 2015 e non pagate e a fatture da ricevere al 31 dicembre 2015 e pervenute nel 2016. 71:997,53 per debiti tributari di cui 69.577,94 per ritenute erariali di competenza dell’esercizio, ed 2.419,59 per Tari su immobili in affitto.
Altri 121.948,20 per debiti verso il personale riferiti allo stanziamento per ferie, ex festività, permessi e 14° mensilità e relativi oneri previdenziali ed assistenziali; 241.741,62 per Trattamento di fine rapporto maturato alla data del 31 dicembre 2015.
Il fondo è stato determinato sulla base della normativa attualmente vigente. Infine, 27,22 per oneri bancari sul conto corrente bancario. (Public Policy) SOR