ROMA (Public Policy) – Prima ciclo di audizioni e poi esame e voto degli emendamenti: è questo il ‘timing’ dei lavori del dl Terrorismo, in esame – in prima lettura – nelle commissioni Giustizia e Difesa alla Camera. La scorsa settimana sul tema è stato ascoltato il capo della polizia, Alessandro Pansa, e nella prossima seduta interverranno Giampiero Massolo, direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) e Antonello Soro, garante Privacy.
Il provvedimento è stato incardinato il 24 febbraio e sono stati scelti come relatori i deputati Andrea Manciulli (Pd) e Stefano Dambruoso (Sc). Sempre per quanto riguarda le audizioni, nei prossimi giorni interverranno probabilmente i procuratori capo di Roma e Milano, Giuseppe Pignatone e Edmondo Bruti Liberati, e i ministri della Difesa e degli Esteri, Roberto Pinotti e Paolo Gentiloni. La stesura del dl – già annunciato a dicembre 2014 – è stata ‘accelerata’ dal governo a seguito dell’attacco alla sede di Parigi al settimanale satirico, Charlie Hebdo, il 7 gennaio scorso. Il termine per la presentazione delle proposte di modifica sarà fissato probabilmente questa settimana.
NUOVI REATI E PENE
L’articolo 1 del decreto interviene sulle norme del codice penale relative ai reati di terrorismo, anche internazionale, per punire i cosiddetti ‘foreign fighters’, ovvero coloro che si fanno arruolare per il compimento di atti di violenza, con finalità di terrorismo. Saranno puniti con il carcere da 3 a 6 anni coloro che si arruolano e chiunque organizzi, finanzi o propagandi viaggi finalizzati al compimento di condotte con finalità di terrorismo. Da 5 a 10 anni per i cosiddetti ‘lupi solitari’ che si autoaddestrano all’uso di armi ed esplosivi. Con un aggravante di pena per chi lo fa via web.
BLACK LIST E PENE PIÙ ALTE CON USO INTERNET
Come detto, vengono poi introdotte misure per il contrasto alle attività di proselitismo attraverso internet. Quando i reati di terrorismo, l’istigazione e l’apologia del terrorismo sono commessi tramite strumenti informatici e telematici, sono anzitutto previste aggravanti di pena. Si stabilisce poi che la polizia postale e delle comunicazioni debba costantemente tenere aggiornata una black-list dei siti internet che vengano utilizzati per la commissione di reati di terrorismo, anche al fine di favorire lo svolgimento delle indagini della polizia giudiziaria, effettuate anche sottocopertura.
VIA CONTENUTI ILLECITI DAL WEB
Con il dl sono stati poi introdotti specifici obblighi in capo agli ‘internet providers’ connessi agli obblighi di rimozione dei contenuti illeciti pubblicati sulla rete. Viene previsto infine che anche il Comitato di analisi strategica presso il ministero dell’Interno possa ricevere dall’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia gli esiti delle analisi e degli studi effettuati su specifiche anomalie da cui emergono fenomeni di riciclaggio o di finanziamento.
SANZIONI PER DETENZIONE ABUSIVA ESPLOSIVI
Divieto di commercializzazione, importazione, detenzione e uso per i privati dei cosiddetti ‘precursori di esplosivi’, ovvero sostanze o miscele che potrebbero essere impiegate per la fabbricazione di esplosivi. Il divieto è quindi imposto per per coloro che non esercitano attività produttive e commerciali.
ESPULSI INDIZIATI E CHI PREPARA ATTENTATI ESTERO
Potranno essere espulsi dal territori italiano persone indiziate di terrorismo e coloro che preparano attentati terroristici all’estero. Quindi sarà il questore che potrà rimandare, con provvedimento motivato e con foglio di via obbligatorio, questi soggetti fuori dall’Italia impedendo loro di tornare per un periodo non superiore a tre anni, esattamente come previsto dal Codice antimafia.
RITIRO PASSAPORTO PER SOSPETTI
E ancora: ritiro del passaporto per i sospetti di terrorismo. La norma prevede che nei casi di necessità ed urgenza, il questore, possa ritirare il passaporto e sospendere la validità ai fini dell’espatrio dei documenti equipollenti. Il ritiro del passaporto o la sospensione degli altri documenti – si legge nella relazione illustrativa – “sono comunicati immediatamente al procuratore distrettuale, il quale, se non ritiene di disporne la cessazione, ne richiede la convalida al presidente del tribunale. Quest’ultimo provvede su tale richiesta nel termine di quarantotto ore.
PERMESSI DI SOGGIORNO PER FINI INVESTIGATIVI
Il dl estende la possibilità di rilasciare a stranieri permessi di soggiorno a fini investigativi anche nel corso di operazioni di polizia, di indagini o di un procedimento relativi a delitti commessi per finalità di criminalità transnazionale e introducendo in via transitoria la possibilità per i servizi di informazione e sicurezza di effettuare colloqui con detenuti per prevenire delitti con finalità terroristica di matrice internazionale.
FORZE ARMATE PER CONTROLLO EXPO E CAMPANIA
Infine, il provvedimento prevede una serie di norme per l’impiego del personale delle forze armate nelle attività di controllo del territorio, di vigilanza a siti e obiettivi sensibili, di prevenzione dei fenomeni di criminalità organizzata e ambientale nella regione Campania e per l’Expo 2015.(Public Policy) SOR