Tra USAID e Farnesina: le incertezze della cooperazione

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ROMA (Public Policy) – Come ong ci troviamo come in una situazione molto difficile perché siamo nella sospensione dei 90 giorni, in attesa di una probabile sospensione molto più ampia, dei finanziamenti dell’Agenzia degli Stati Uniti USAID. Questo incide moltissimo nell’attività delle ong italiane che hanno programmi con le agenzie delle Nazioni Unite e quindi hanno una ricaduta indiretta. In molti Paesi i programmi sono stati stoppati e non sono andate avanti tutte le trattative per nuove contrattistiche. Il documento non solo non è aggiornato rispetto alle strategie di contrasto di questa ricaduta sulla cooperazione italiana ma è anche datato rispetto al contesto e rispetto alle crisi”.

Lo hanno detto i rappresentanti dell’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale, in audizione mercoledì in commissione Esteri e Difesa del Senato sullo schema di documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo, riferito agli anni 2024-2026.

“Il documento non restituisce i risultati del triennio precedente – hanno aggiunto – non sono poi esplicitati e chiari i dati sulle risorse finanziarie disponibile e sulla loro allocazione. Inoltre c’è il tema dei criteri per cui si è arrivati a scegliere l’ampio spettro dei Paesi di intervento lasciando a casa gli altri”.

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FLA

(foto cc Palazzo Chigi – il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi)