Trasporti, Aci: da ‘finte’ auto storiche perdita gettito per 200 milioni l’anno

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ROMA (Public Policy) – “Definire e pubblicare una lista chiusa annuale che contenga l’indicazione dei modelli ritenuti meritevoli di conservazione in quanti di vera valenza storica”. È quanto si legge in un documento depositato dall’Aci (Automobile club d’Italia) al termine di un’audizione in commissione Finanze alla Camera in merito alla proposta di riforma della disciplina delle tasse automobilistiche a prima firma Daniele Capezzone (FI).

Secondo l’Automobile club negli ultimi anni si è registrato “un aumento sproporzionato” di autovetture classificate come storiche (circa 130.000 a fronte delle poche migliaia di qualche anno fa) “pur essendo soltanto auto vecchie che vengono utilizzate quotidianamente sulle strade con costi di esercizio bassissimi”. La perdita di gettito per l’erario, visto che le auto storiche godono di alcune esenzioni fiscali, è quantificato da Aci in 200 milioni di euro l’anno.

La ‘lista chiusa’ porterebbe vantaggi fiscali quantificabili in 6 milioni di euro per il recupero dell’Imposta provinciale di trascrizione (Ipt) e di 20 milioni l’anno, incrementali, per recupero delle tasse automobilistiche. A partire dal secondo anno di applicazione, il maggior gettito per le tasse automobilistiche sarebbe di 40 milioni, di 60 al terzo, fino a giungere a regime, alla decima annualità, ad un recupero stabile di 200 milioni.

Nel documento si legge che Aci ritiene “condivisibile, nella sua impostazione di massima”, la proposta di legge di riforma della disciplina delle tasse automobilistiche, specie per quanto riguarda le misure di esenzione delle tasse automobilistiche per i veicoli nuovi e l’abolizione dell’Ipt per le formalità di prima registrazione nel Pra.

La tassazione sul settore automotive, infatti, è giudicata “eccessiva e per alcuni versi irrazionale e non più sostenibile”. Tra le proposte emendative avanzate da Aci, la soppressione del superbollo e il legare il calcolo del tributo della tassa automobilistica (che sarà determinatà in base a nuove modalità stabilite dalla stessa legge) a parametri riferiti alle sue dotazioni di sicurezza. (Public Policy)

FRA