(Public Policy) – Roma, 18 giu – Dal 20 giugno le agenzie di
rating dovranno fare i conti con regole più severe, almeno
all’interno dell’Unione europea. A un anno e mezzo dalla
proposta di internvento nel settore della Commissione
europea, entreranno in vigore nuove normative che hanno come
scopo, si legge nel comunicato di Bruxelles, “ridurre
l’eccessiva fiducia nei rating sul credito, e allo stesso
tempo migliorare la qualità degli stessi rating”.
Ecco cosa cambia con le nuove norme.
RIDURRE L’ECCESSIVA FIDUCIA NEI RATING
Le nuove regole, riferisce la nota della Commissione,
ridurranno la fiducia nei rating esterni, richiedendo alle
istituzioni finanziarie di rafforzare le valutazioni interne
di rischio sul credito, e non basarsi soltanto sulle
valutazioni delle agenzie.
Le autorità europee di supervisione dovranno evitare il
riferimento a rating esterni e rivedere a questo fine le
loro norme interne. Dovranno rimuovere poi del tutto i
rating sul credito, nei casi in cui implichino potenziali
effetti sistemici.
Il pacchetto regolatorio contiene anche una direttiva che
punta a ridurre la fiducia nei rating esterni per i fondi di
investimento collettivi, per i manager di fondi investimento
alternativi, e le istituzioni per i piani di pensionamento.
UN MASSIMO DI TRE RATING ALL’ANNO SUGLI STATI MEMBRI
Le agenzie di rating dovranno pubblicare un calendario con le
date in cui pubblicheranno i rating sugli Stati membri. Ogni
anno potranno pubblicare non più di tre giudizi sui debiti
sovrani europei (su questo sono previste deroghe per casi
‘eccezionali’, che devono essere motivati).
I rating dovranno essere pubblicati di venerdì dopo la
chiusura dei mercati finanziari, e almeno un’ora prima
l’apertura di luoghi di trading nell’Unione europea. Gli
investitori e gli Stati membri dovranno essere informati dei
fatti salienti e delle congetture su cui sono basati i
giudizi sui debiti sovrani.
UNA MAGGIORE ACCOUNTABILITY
La nuova regolazione dovrebbe assicurare che un’agenzia di
rating sia responsabile in caso di violazione intenzionale
delle norme sulle Cra (Credit rating agencies), causando
danni a un investitore o a un emittente.
RIDURRE I CONFLITTI DI INTERESSE
Le norme Ue puntano a ridurre il conflitto di interesse tra
le agenzie e i soggetti che le pagano per ricevere il
rating. A questo scopo, viene introdotta una rotazione
obbligatoria di alcuni strumenti finanziari strutturati. Ci
sono anche limiti sulle partecipazioni delle agenzie di
rating.
Ogni agenzia dovrà rendere pubblici i soci con il 5% o più
del capitale o dei diritti di voto nella stessa agenzia se
questi detengono il 5% o più del capitale del soggetto che
riceve il rating. Sarà proibito il rating quando un socio di
una Cra col 10% o più del capitale o di diritti di voto,
possiede anche il 10% o più di un soggetto valutato.
È vietata anche la partecipazione del 5% (o più) al
capitale di diverse agenzie di rating.
VIA ALLA EUROPEAN RATING PLATFORM
Tutti i rating dovranno essere pubblicati nella European
rating platform, che sarà disponibile dal giugno 2015.
Scopo: rendere più semplice la comparazione e la visibiltà
dei rating di strumenti finanziari effettuati da agenzie
registrate e autorizzate nell’Unione europea.
UN SISTEMA EUROPEO DI RATING PER IL DEBITO SOVRANO
La Commissione europea farà un’analisi del mercato dei
rating e presenterà un report al Parlamento e al Consiglio
sulla possibilità di istituire un sistema speciale europeo
per la valutazione dei debiti sovrani dei Paesi membri.
Scadenza per la presentazione: 31 dicembre 2016. (Public
Policy)
LEP