ROMA (Public Policy) – “Sul tema delle confische non solo molti Paesi stentano a riconoscere la pericolosità delle organizzazioni criminali ma sono fortemente diffidenti ad interventi della giurisdizione che intervengano sull’assetto della proprietà”. E questo anche perché “hanno ordinamenti ed esperienze diverse dalle nostre”. Perciò “la Procura europea è difficile da realizzare“.
A dirlo è stato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, nel corso di una audizione davanti la II commissione alla Camera, sugli esiti del semestre italiano di presidenza Ue. Orlando, continuando a parlare della differenza tra gli ordinamenti degli Stati europei, ha fatto l’esempio della Gran Bretagna, che “ha la pubblica accusa sostenuta da un ramo dell’esecutivo”, e della Francia, che ha “ha ancora la figura del giudice istruttore con un pm fortemente legato all’esecutivo”.
“Coordinare questi modelli diversi – ha concluso – è una attività molto complicata che non può partire dalla affermazione della superiorità di un modello sull’altro, si possono soltanto creare le condizioni negoziali per un avvicinamento, ed è quello che abbiamo fatto”. (Public Policy)
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