(Public Policy) – Roma, 16 nov – In un articolo pubblicato
oggi sul cartaceo (da ieri online) il Financial Times
sostiene che un Governo Monti bis avrebbe “credibilità e
legittimità”, con il suo “appeal rivitalizzante in un Paese
che non ne può più delle promesse a vuoto dei politici”. Il
pezzo, è specificato, è basato “sull’opinione delle elitè
italiane degli affari”, che “desiderano ardentemente un
nuovo mandato per Monti e, nel caso di qualche industriale,
lo vedrebbe volentieri ‘beatificato’ dal Papa”.
Ma che ne pensano gli italiani di questa valutazione? A
guardare dai commenti su Facebook, le opinioni sono
contrastanti, tra chi dice che Monti ha avvantaggiato solo
le banche, e chi invece gli esprime fiducia.
I CONTRARI: PRIVILEGI ALLE BANCHE, A CHI PIACE?
C’è Anthony Reale, ad esempio, che chiede: “Cosa intendete
per elitè degli affari? Le poche banche che riescono a
gestire i propri affari da quando c’è lui in giro? Oppure la
Chiesa e le fondazioni bancarie, cui non ha imposto l’Imu?
L’Unione europea l’ha anche multato per questo”.
Un altro commento arriva da Lodovico Ferrario che scrive:
“Non conoscono nemmeno un uomo d’affari a cui piace Monti.
Forse il Financial Times ha parlato con le banche…”.
Michele Magni scrive: “Veramente no… Il compito di Monti
qui è finito, ora gli italiani hanno bisogno di un nuovo
leader”.
Antonio Signorini si limita a scrivere: “E’ difficile
capire chi siano queste elitè degli affari in Italia…”.
Massimiliano Perletta dice: “Da quanto Monti fa il primo
ministro il debito è cresciuto a 60miliardi di euro…!! Per
favore, abbiamo bisogno di una persona seria”. Ettore
Toscani dice: “Si chiamano elezioni democratiche caro
Financial Times. Le persone non sono molto contente…”.
A FAVORE: ALL’ITALIA SERVE UNO COME LUI
C’è anche chi è d’accordo con l’analisi del quotidiano
americano. Gastone Losio ad esempio, scrive: “Il lavoro non
può essere lasciato a metà strada, e il compito di Mario
Monti è ancora incompleto. Continuo a sperare che Monti
parteciperà con il suo personale coinvolgimento nelle
prossime elezioni”. Losio auspica che al Quirinale vada
Romano Prodi e a Palazzo Chigi Mario Monti: “Questa sarebbe
una combinazione straordinariamente positiva per Italia”,
scrive.
Osmayda Duany è d’accordo con lui: “Finalmente abbiamo
trovato un uomo onesto”, scrive. Paolo Borghi fa un’analisi
più approfondita: “Monti giocherà un ruolo attivo anche nel
futuro. Se le elezioni di primavera non produrranno un
vincitore forte Monti potrebbe tornare come Primo ministro.
Al contrario potrebbe essere il prossimo presidente della
Repubblica. In tutti i casi sono contento che l’Italia sia
stata capace di superare l’era Berlusconi affrendo a se
stessa un’opportunità di salvezza”.
Giovanni Occhipinti scrive: “Spero che Monti il prossimo
anno sarà di nuovo primo ministro, ma non sono sicuro ce la
farà”.
VISTI DA FUORI: ITALIANI NON LO VOGLIONO PER LE TASSE
Patrick Borsarini dice: “Sì, Monti è un uomo onesto e può
rappresentare l’Italia in Europa con dignità. Ma gli itaiani
non lo vogliono perché non si preoccupano del loro futuro,
bensì solo di pagare meno tasse oggi. Si sentono a disagio
ad essere governati da persone che progettano il futuro, non
sono abituati”.
Aline Wu commenta: “Anche se Monti continuasse a fare il
Primo ministro, la situazione in Italia non cambierebbe. La
maggior parte del potere è nelle mani di politici avidi che
pensano solo ad accumulare potere e ricchezza. Nessuno sta
con Monti, anche se lui sta cercando di fare qualcosa per
l’Italia”. (Public Policy)
VIC