(Public Policy) – Roma, 1 mar – L’Europa è un rischio o una
opportunità? Durante l’ultima conferenza SuperReturn
International 2013 a Berlino, hanno risposto a questa
domanda i grandi manager di private equity (l’attività di
private equity consiste nell’investimento a medio-lungo
termine da parte di operatori “istituzionali” – come società
di gestione del risparmio, appositi Fondi di private equity,
ma anche banche e società assicurative – in partecipazioni
di imprese non quotate, al fine di finanziarne lo sviluppo).
Alla conferenza era presente Henry R. Kravis, co-fondatore
della Kohlberg Kravis Roberts, una delle più grandi società
internazionali di private equity, specializzata nel
leveraged buyout (si ha un Lbo quando un’azienda viene
acquisita da un investitore o gruppo di investitori che
finanziano l’acquisizione indebitandosi).
Il quotidiano americano New York Times ha riportato delle
dichiarazioni in cui Kravis dice che l’Europa “è un mercato
interessante, in particolare i Paesi del sud continente, che
sono stati colpiti da una disoccupazione elevata e scarsa
crescita”.
“Mi piace la Spagna – continua – che sta facendo una serie
di cose giuste. In Europa ci sono chiaramente delle
opportunità”.
Un altro gigante di private equity è David M. Rubenstein
del Carlyle Group, gruppo conosciuto soprattutto per le sue
acquisizioni nel settore militare e della ristorazione.
Rubenstein, si legge sul Nyt, dice che stanno cercando
opportunità in tutta Europa, dall’Italia all’Irlanda,
nonostante ci siano molte preoccupazioni per le recessioni
del Continente.
Anche a Lionel Assant, responsabile europeo di private
equity nel gruppo Blackstone, piace la Spagna, sia per i
suoi stretti legami con il mercato latino-americano in
rapida crescita, che per gli sforzi fatti per rinnovare il
proprio mercato del lavoro locale.
Non tutti i manager però sono così ottimisti, secondo il
quotidiano americano.
J. Christopher Flowers, che ha acquisito la First national
bank di Cainesville (Missouri) e il settore di brokeraggio
assicurativo della banca belga Kbc per 240 milioni di euro,
afferma che il futuro nella zona euro è in grande rischio.
Al giornale newyorkese spiega che “le prospettive di
ripresa sono ancora negative questa settimana, dopo che le
elezioni italiane di lunedì scorso non sono riuscite a dare
un vincitore”.
In Europa, Flowers sostiene che investirebbe solo in
Germania, sottolineando che la sua regione preferita
rimangono ancora gli Stati Uniti. (Public Policy)
DAP