5G, il Piano della Commissione Ue: Stati agiscano entro il 30/4

0

BRUXELLES (Policy Europe / Public Policy) – Il collegio dei commissari europei ha adottato una ‘cassetta degli attrezzi’, con misure concordate dagli Stati membri volte ad affrontare i rischi di sicurezza connessi alle reti di futura generazione 5G. La Commissione ha ribadito l’apertura a soggetti di Paesi terzi (anche dalla Cina, dunque) a condizione del rispetto di requisiti di sicurezza.

Da questo punto di vista, si punta a valutare i profili di rischio dei fornitori, applicare le restrizioni per i fornitori considerati ad alto rischio, comprese esclusioni per i principali asset considerati critici e sensibili, e (come aveva anticipato martedì il commissario Ue al Mercato interno, Thierry Breton, ascoltato in commissione Industria, ricerca e energia del Parlamento europeo) predisporre strategie per garantire la diversificazione dei fornitori.

La Commissione ha adottato una comunicazione ad hoc con cui gli Stati membri sono invitati ad presentare misure concrete entro il 30 aprile 2020. Seguirà una relazione congiunta sull’attuazione in ciascuno Stato membro entro il 30 giugno.

Il pacchetto di strumenti punta a prevenire, in particolare, il rischio di interferenza da parte Paese terzi o di soggetti sostenuti dai Governi di Paesi terzi attraverso la catena di approvvigionamento del 5G.

Nel dettaglio, secondo la comunicazione sulla ‘cassetta degli attrezzi’, gli Stati membri dovrebbero rafforzare i requisiti di sicurezza per gli operatori di rete mobile (con controlli rigorosi all’accesso e limitazioni all’outsourcing); valutare il profilo di rischio dei fornitori e di conseguenza applicare restrizioni pertinenti per i fornitori considerati ad alto rischio per aspetti critici (ad esempio escluedendo le funzioni di rete core che tracciano i dati e autenticano i dispositivi).

Si vuole fare in modo che ciascun operatore disponga di una strategia multi-vendor adeguata da evitare o limitare qualsiasi importante dipendenza da un singolo fornitore (o fornitori con un profilo di rischio simile); garantire un adeguato equilibrio dei fornitori a livello nazionale ed evitare quindi la dipendenza dai fornitori considerati ad alto rischio; e quindi evitare qualsiasi situazione di blocco con un singolo fornitore, anche promuovendo una maggiore interoperabilità delle apparecchiature. (Policy Europe / Public Policy) GIL