A che punto siamo con il ddl sull’Autonomia differenziata

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ROMA (Public Policy) – I Lep possono essere aggiornati periodicamente in coerenza e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili”. Lo prevede un emendamento presentato dai relatori, Costanzo Della Porta (FdI) e Paolo Tosato (Lega), approvato al ddl sull’Autonomia differenziata dalla commissione Affari costituzionali al Senato.

La proposta va a modificare l’emendamento a prima firma del presidente della 1a Alberto Balboni (FdI) che ha riscritto l’articolo 3 del testo messo a punto dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, relativo alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep).

L’emendamento a prima firma Balboni, anticipato a inizio agosto da Public Policy e approvato mercoledì pomeriggio, prevede tra le altre cose che per l’individuazione dei Lep il Governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del disegno di legge. Viene tolto quindi qualsiasi riferimento ai dpcm, presente nella versione del testo uscito dal Consiglio dei ministri.

Inoltre l’emendamento dei relatori stabilisce che i dlgs saranno adottati “solo successivamente o contestualmente all’entrata in vigore dei provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie”.

Mercoledì pomeriggio la 1a di Palazzo Madama ha concluso l’esame di tutti gli emendamenti riferiti all’articolo 3, respingendo gran parte delle proposte depositate dalle opposizioni e approvando poche modifiche, tra cui appunto la “riscrittura” dell’articolo che era stata presentata da Balboni in accordo con gli altri gruppi di maggioranza e con il Governo. (Public Policy) RIC