ROMA (Public Policy) – I soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, di direzione e di controllo e coloro che svolgono funzioni fondamentali presso le imprese di assicurazione e di riassicurazione devono “essere idonei all’incarico” e, oltre a possedere i requisiti di professionalità, di onorabilità e di indipendenza, graduati secondo i principi di proporzionalità e tenuto conto della rilevanza e complessità del ruolo ricoperto, dovranno anche “soddisfare criteri di competenza e correttezza, nonché dedicare il tempo necessario all’efficace espletamento dell’incarico in modo da garantire la sana e prudente gestione dell’impresa”. Inoltre dovranno attenersi a specifici limiti di cumulo a incarichi stabiliti dal Mise.
Lo prevede la bozza di dlgs sull’impegno a lungo termine degli azionisti e sul sistema di governo societario, di cui Public Policy ha preso visione, approvato in via preliminare nell’ultimo Consiglio dei ministri. Il dlgs attua l’articolo 7 della legge di delegazione europea 2018.
La bozza di dlgs specifica ancora meglio il ruolo dell’Ivass nella vigilanza che, si legge, “valuta l’idoneità degli esponenti e il rispetto dei limiti al cumulo degli incarichi e l’idoneità dei titolari delle funzioni fondamentali tenendo conto anche dell’analisi compiuta dalle imprese e delle eventuali misure adottate. In caso di difetto o violazione pronuncia la decadenza dalla carica”. Pronuncia che, ad oggi nel Cap, viene prevista solo in caso di inerzia da parte dell’impresa nella rimozione del funzionario apicale che non abbia i requisiti previsti per legge. Con la bozza di dlgs, quindi, si dota l’Ivass di idonei poteri di intervento nei confronti dei soggetti apicali che non soddisfano i requisiti e criteri richiesti dalla normativa.
Analoghe indicazioni di requisiti e criteri vengono previste, dalla bozza, per gli azionisti di imprese di assicurazione e riassicurazione.
tutti i contenuti del dlgs – in abbonamento
VIC