ROMA (Public Policy) – In commissione Affari costituzionali alla Camera sono 2.453 gli emendamenti presentati dalle opposizioni al ddl sull’Autonomia differenziata, già approvato in prima lettura in Senato. Il termine per depositare le proposte di modifica era scaduto ieri. L’esame del testo messo a punto dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli riprenderà direttamente la prossima settimana, con molta probabilità lunedì. In particolare la presidenza della I di Montecitorio dovrà dichiarare le inammissibilità, che potrebbero essere numerose visto l’elevato numero di emendamenti presentati.
Nel dettaglio 1587 emendamenti sono stati presentati da Alleanza Verdi e Sinistra, 570 dal Movimento 5 stelle, 248 dal Partito democratico, 37 da Italia viva, 8 da Azione e 3 dalle Minoranze linguistiche.
Come anticipato, la maggioranza vuole procedere con l’indicazione degli emendamenti segnalati per garantire un iter più rapido del ddl, atteso in aula per la discussione generale a partire da lunedì 29 aprile. Anche se, spiegano fonti di maggioranza, bisognerà vedere se le opposizioni accetteranno di indicare le proposte di modifica ritenute prioritarie.