Batterie, ok Ue agli aiuti tedeschi: matching aid contro gli Usa

0

BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – La Commissione europea ha approvato 902 milioni di euro di aiuti tedeschi per sostenere Northvolt nella costruzione di un impianto per la produzione di batterie per veicoli elettrici nel nord della Germania, nella città di Heide.

L’aiuto è stato approvato nell’ambito del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato alla crisi e alla transizione, approvato a marzo 2023, per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili. Per la prima volta la Commissione ha applicato la cosiddetta norma sui matching aid (aiuto corrispondente): se la Commissione non avesse autorizzato questo ammontare di aiuti l’impianto Northvolt avrebbe potuto infatti beneficiare di una cifra analoga da parte dell’amministrazione Usa, nell’ambito dell’Inflation reduction act, con il rischio di delocalizzazione e di perdita di investimenti in Ue.

Nel dettaglio, l’impianto tedesco avrà una capacità annua di 60 GWh. Ciò si traduce in 800.000-1 milione di veicoli elettrici all’anno, a seconda delle dimensioni della batteria. L’impianto inizierà a produrre nel 2026 e raggiungerà la piena capacità produttiva nel 2029. In base alla misura, l’aiuto assumerà la forma di una sovvenzione diretta di 700 milioni di euro e di una garanzia di 202 milioni di euro.

Nel concedere il matching aid alla Germania, la Commissione ha ritenuto che il progetto sia “importanza strategica per la transizione verso un’economia a zero emissioni“. Inoltre – evidenzia la Commissione – “il progetto è realizzato a Heide, una città che si trova in una zona svantaggiata secondo la definizione della carta tedesca degli aiuti regionali”. Inoltre l’aiuto “ha un effetto incentivante, poiché senza l’aiuto l’impianto sarebbe stato costruito al di fuori del See”. Il beneficiario si è posto l’obiettivo di costruire la batteria più ecologica del mondo, che produce emissioni di CO2 significativamente inferiori a quelle di altre aziende se misurate a livello di prodotto, compreso il riciclaggio a fine vita. La riduzione dell’impronta di carbonio è ottenuta in particolare utilizzando energia non fossile nella produzione e una progettazione circolare del processo produttivo, compreso il riciclo dei materiali delle celle della batteria.

Secondo Bruxelles “la misura ha un impatto limitato sulla concorrenza e sul commercio all’interno dell’Ue“. Durante un punto stampa a Palazzo Berlaymont il vice cancelliere tedesco e ministro per gli Affari economici e per il clima Robert Habeck, risponendo a chi evidenziava rischi per il mercato interno, ha sottolineato come “la concorrenza non è tra Germania e Italia o tra Ungheria e Repubblica Ceca ma tra Cina e Usa”.

Per la vicepresidente esecutiva della Commissione europea, responsabile della concorrenza, Margrethe Vestager, “l’aiuto consentirà a Northvolt di investire in una gigafabbrica per produrre celle di batterie per veicoli elettrici in Europa anziché negli Stati Uniti. Le decisioni di oggi dimostrano che le nostre norme in materia di aiuti di Stato consentono agli Stati membri di accelerare gli investimenti a tasso zero in questo momento critico, tutelando al contempo la parità di condizioni nel mercato unico e gli obiettivi di coesione”. (Public Policy / Policy Europe) NAF