Case green, le modifiche approvate in commissione Itre

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Target di efficienza più alti in cambio di maggiore flessibilità per gli Stati membri. Questo il cuore del compromesso raggiunto tra i relatori in commissione Industria ed energia (Itre) del Parlamento Ue, votato giovedì mattina, sulla revisione della direttiva sulla performance energetica degli edifici (la cosiddetta EPBD sulle case green). Adesso il testo dovrà passare per la plenaria del Parlamento Ue, dopo di che potranno iniziare i negoziati con il Consiglio Ue per arrivare all’approvazione finale.

Per quanto riguarda gli edifici residenziali esistenti i target sono stati portati alla classe E entro il 2030 e alla classe D entro il 2033. Tra gli elementi di flessibilità aggiunti alla proposta iniziale della Commissione spicca l’eliminazione delle sanzioni, che ogni Stato membro potrà decidere se prevedere o meno. Inoltre su un 15% del parco immobiliare gli Stati membri potranno decidere di applicare target ad hoc, con clausole speciali per gli edifici storici o di pregio, anche non ufficialmente protetti.

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NAF