Con la legge sulle missioni potrebbero arrivare misure straordinarie sull’intelligence

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ROMA (Public Policy) – Si va verso l’approvazione, martedì prossimo, dell’emendamento alla proposta di legge quadro sulle missioni internazionali che permette al presidente del Consiglio, in caso di situazioni di crisi, di varare un dpcm con misure straordinarie in materia di intelligence.

A riferirlo a Public Policy è lo stesso relatore, il presidente della commissione Difesa al Senato Nicola Latorre (Pd), spiegando come con tutta probabilità verrà approvato anche un subemendamento del Movimento 5 stelle – a prima firma Bruno Marton – che prevede un’informativa preventiva presso il Copasir prima che il premier emani il dpcm con le misure straordinarie.

Nello specifico l’emendamento depositato martedì – e anticipato da Public Policy – prevede che il presidente del Consiglio possa emanare “disposizioni per l’adozione di misure di intelligence di contrasto, anche in situazioni di crisi o di emergenza all’estero che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale o per la protezione di cittadini italiani all’estero, con la cooperazione altresì di assetti della difesa”.

L’emendamento alla pdl in esame nelle commissioni Esteri e Difesa al Senato aggiunge al progetto di legge il capo IV-bis: misure di intelligence e per la gestione delle crisi. “In questo modo – ha spiegato Latorre – si permette l’uso dei reparti speciali con l’immunità particolare riservata all’intelligence”.

Il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CisR) potra inoltre “essere convocato dal presidente del Consiglio dei ministri – si legge nell’emendamento – con funzioni di consulenza, proposta e deliberazione, in caso di situazioni di crisi che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale”. (Public Policy) NAF