Amianto, ecco il ddl per le spese processuali a carico dello Stato

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ROMA (Public Policy) – di Francesco Ciaraffo – Far assumere allo Stato le spese processuali che coinvolgono vittime dell’amianto e ai loro familiari il patrocinio a spese dello Stato. È l’obiettivo del ddl ‘Disposizioni per l’ammissione delle vittime dell’amianto e dei loro familiari al patrocinio a spese dello Stato’ a prima firma Camilla Fabbri (Pd) presentato al Senato.

“L’esperienza anche recente di processi penali per disastro, morti e lesioni dovute all’esposizione all’amianto ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica il quadro fortemente gravoso vissuto dalle vittime e dalle loro famiglie che, costituendosi quali parti civili, devono sostenere le onerose spese legali”, si spiega in una nota.

MODIFICA A TESTO UNICO SPESE DI GIUSTIZIA
Il ddl integra il comma 4-ter dell’art.76 del decreto del presidente della Repubblica 30 maggio 2002 (Testo unico spese di giustizia) che, in una sua parte, disciplina il pagamento da parte dello Stato delle spese legali per i cittadini con reddito inferiore ai 13mila euro circa.

Nel Testo unico, è prevista una sola eccezione per la quale lo Stato, indipendentemente dal reddito del cittadino, può assumere l’onore delle spese legali: le vittime di maltrattamenti in famiglia, di violenza sessuale, di pedopornografia.

Partendo da questa eccezione del Testo unico, con l’integrazione, si interviene affinché lo Stato si assuma l’onere delle spese legali per le vittime dei reati afferenti anche ad altri articoli del Codice penale commessi in danno di persone esposte ad amianto: art. 434 reato di disastro doloso, art. 437 reato di rimozione od omissione dolosa di cautele antinfortunistiche; art. 449 reato disastro colposo, art. 575 reato omicidio doloso; art. 582 reato lesioni dolose; art. 589 reato omicidio colposo, art. 590 reato lesioni colpose.

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@fraciaraffo